Frana Courmayeur: slitta a ottobre la fine dei lavori di protezione

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frana courmayeur02Previsto ad agosto, slitta di due mesi il termine lavori delle opere di protezione dalla frana del Monte di La Saxe per l’abitato sottostante e la strada per il traforo del Monte Bianco. “Contiamo di terminare entro fine ottobre”, prevede Valerio Segor, dirigente della struttura Assetto idrogeologico dei bacini montani. Spiega: “Abbiamo rivisto i lavori, c’e’ una variante in fase di valutazione per il bypass. Per questo la sua esecuzione e quella del vallo sono state temporaneamente scisse”. Durante i lavori sono subentrati inoltre “leggeri rallentamenti”, sia nelle fasi iniziali del cantiere, quando “era preclusa agli operai l’area sotto frana”, sia in seguito, quando e’ emersa la “necessita’ di proteggere alcuni servizi che non erano segnalati, come acquedotti e fognature”, prosegue Segor. Nelle ultime settimane poi hanno avuto un pessimo impatto anche “le cattive condizioni meteo”. Il bypass servira’ a evitare lo straripamento della Dora di Ferret mentre il vallo – lungo 750 metri, alto fino a 11 e largo fino 20 – prevedono i tecnici, potra’ contenere un crollo di terra e roccia sino a un volume di circa un milione di metri cubi. Il cantiere era stato ufficialmente avviato il 22 aprile, alla presenza del prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile. Lo scorso 10 luglio e’ stato rinnovato per altri 180 giorni lo stato di emergenza che il Consiglio dei ministri aveva dichiarato il 12 gennaio e con cui e’ stata possibile l’erogazione di fondi statali (8 milioni di euro, in aggiunta ai 3,5 a carico della Regione Valle d’Aosta) per la costruzione delle opere di protezione. Tra l’8 aprile e il 4 maggio scorsi 80 abitanti di La Palud erano stati evacuati per un “probabile crollo imminente” di 265.000 metri cubi di terra e roccia dal versante franoso che e’ monitorato sin dal 2009.

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