L’anidride carbonica gelata potrebbe essere la principale responsabile della formazione di canaloni su Marte. E’ quanto sostiene uno studio dell’USGS basato sui dati del rover Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) che ha osservato la superficie el pianeta rosso in alta risoluzione. Si tratta di formazioni costituite tipicamente da ripidi canali che, grazie all’antico scorrimento di acqua, potrebbero aver alimentato del materiale depositato sul fondo. Marte ha vapore acqueo e abbondanza di ghiaccio d’acqua, ma l’acqua liquida, una necessità per tutta la vita conosciuta, non è stata confermata ai nostri tempi. Un tipo più piccolo di flusso stagionale visto su alcuni pendii di Marte potrebbe coinvolgere acqua allo stato liquido, ma è ancora da determinare. Tali flussi sono chiamati con l’acronimo RSL, e si trovano a volte in piccoli canali, ma non sistematicamente associati a grandi canaloni. Il rover ha esaminato 356 siti marziani a partire dal 2006; trentotto dei siti hanno mostrato una certa attività. Il biossido di carbonio congelato, comunemente chiamato ghiaccio secco, non esiste in natura sulla Terra, ma è abbondante su Marte. E ‘stato collegato a processi attivi su Marte come il geyser di anidride carbonica primaverile che deriva dalla sublimazione del ghiaccio secco e da blocchi di ghiaccio secco che solcano le linee sulle dune di sabbia. Il nuovo rapporto, pubblicato sulla rivista Icarus, è disponibile online.