Torna la paura a Senigallia dopo l’alluvione del 3 e 4 maggio scorsi: precipitazioni intense cadute nell’arco mezz’ora nel primo pomeriggio hanno allagato sottopassaggi ferroviari, garage e scantinati. Tra le zone piu’ colpite (Chiusa, Borgo Catena), anche quella del Piano Regolatore, una delle aree devastate dalla calamita’ di maggio, che in citta’ ha fatto tre vittime, cinquemila alluvionati e danni in 2.670 abitazioni. Tante le chiamate ai vigili del fuoco che sono dovuti intervenire per prosciugare primi piani e garage e mettere in sicurezza alberi e rami pericolanti. L’acqua ha invaso diversi sottopassaggi, chiusi temporaneamente dai vigili urbani e poi riaperti. Situazione critica anche a Ponte Rio, dove sono in corso una quarantina di interventi di prosciugamento da parte dei pompieri, e un’abitazione e’ stata scoperchiata dal vento: una coda della tromba d’aria che ha colpito Jesi (in particolare il quartiere Minonna) e Monte San Vito. Danni ingenti anche all’arenile di Marotta e Ponte Sasso: qui l’esondazione del Rio Crinaccio ha riempito d’acqua cantine e garage, con auto e moto andate distrutte, ristoranti del lungomare e stabilimenti balneari. Nel tardo pomeriggio l’ondata di maltempo ha concesso una tregua, ma la Protezione civile ha diffuso un’allerta meteo anche per la giornata di domani: sono previsti forti temporali, con cumuli fra i 20 e i 60 millimetri di pioggia.