Già un mese fa la Japan Meteorological Agency (Jma) aveva detto che il periodo marzo-maggio 2014 era stato il più caldo mai registrato a livello mondiale in oltre 120 anni di raccolta dei dati delle temperature, ma ora dice che anche giugno è stato il più caldo mai registrato a livello planetario. Quindi, scrive greenreport.it, nel mondo abbiamo avuto la primavera record per il caldo e questo nonostante siamo ancora in attesa che inizi El Niño che, insieme al trend globale al riscaldamento, potrebbe portare a nuovi record delle temperature ed a catastrofi naturali fatte di siccità ed alluvioni.
Secondo la Jma, «L`anomalia mensile media globale della temperatura sulla superficie nel giugno 2014 (cioè, la media combinata della temperatura dell`aria in prossimità della superficie sopra terra e SST) è stata di +0,32° C (la più calda dal 1891). Su una scala temporale più lunga, la media globale delle temperature di superficie sono aumentate nel mese di giugno ad un tasso di circa 0,68° C per secolo».
Questo ha provocato alcuni eventi climatici estremi: le temperature medie mensili sono state estremamente elevati in vari luoghi alle basse latitudini; le piogge sono state estremamente forti dal nord-ovest della Russia fino alla Turchia occidentale; le precipitazioni mensili sono state estremamente pesanti nel centro del Sud America.
La Jma è una delle organizzazioni regionali di eccellenza della World Meteorological Organization e i suoi dati sono molto simili a quelli pubblicati recentemente dalla Nasa che dicono che il giugno scorso è stato il terzo più caldo mai registrato ed il trimestre primaverile 21 marzo – 21 giugno il secondo più caldo dopo quello del 2010.
Ma sembra che tutti questi record di caldo potrebbero essere spazzati via se nei prossimi mesi il global warming si combinerà con l`emergere del fenomeno di El Niño che, secondo il National Centers for Environmental Prediction della National Oceanic and Atmospheric Administration Usa «Ha una probabilità del 70% di formarsi durante l`estate dell`emisfero settentrionale» e «Vicino all`80% durante l`autunno e all`inizio dell`inverno».