Non per caso, in queste ultime settimane, sopra la regione artica, si sono riscontrate delle anomalie termiche negative, in netto contrasto con le temperature decisamente sopra le media su gran parte del territorio circostante, fra Eurasia e Artico canadese, dove si è assistito ad un rapido scioglimento della neve nelle aree continentali, al di sopra del Circolo polare artico, come avviene sempre più spesso negli ultimi anni. L’andamento della temperatura sulla regione artica è stata associata a valori del campo barico, a livello del mare, insolitamente bassi, centrati vicino al Polo Nord geografico. La presenza di frequenti e persistenti circolazioni cicloniche attorno il mar Glaciale Artico centrale, legate all’attività del vortice polare, sovente tende a rallentare il ritiro estivo dei ghiacci marini. Non solo perché favorisce condizioni di freddo, con temperature dell’aria negative, ma anche perché i venti a rotazione ciclonica che soffiano attorno al Polo Nord impediscono una dispersione dei blocchi di ghiaccio marino al di fuori dell’area artica, mantenendoli attorno la parte centrale della Calotta Polare, li dove hanno maggiori probabilità di resistenza all’ininterrotto soleggia mento che caratterizza l’estate. Il precoce raffreddamento sul mar Glaciale Artico si è concretizzato ancor di più negli ultimi giorni, quando un nocciolo di aria molto fredda, a tutte le quote, si è riversato verso l’Artico canadese e la Groenlandia settentrionale, riportando nuove nevicate sulle isole attorno Baffin e le coste della Groenlandia settentrionale. Nei prossimi giorni il freddo e le nevicate continueranno ad interessare le isole che costeggiano l’Artico canadese ed il nord della Groenlandia, dove le temperature rimarranno ben al di sotto delle medie stagionali. Ma occorre ricordare come il raffreddamento interessi solo una parte del mar Glaciale Artico, quella compresa fra gli arcipelaghi dell’Artico canadese e la Groenlandia. Sul resto dell’Artico, purtroppo, permangono ancora pesanti anomalie termiche positive, specie in prossimità dell’Artico russo, fra mar di Kara e mar di Laptev, dove i ghiacci marini continuano a sciogliersi, in modo anche repentino.
Tornano freddo e nevicate su una larga fetta dell’Artico, il caldo anomalo persiste solo sull’Arcipelago Artico russo dove i ghiacci continuano ad arretrare
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