I risultati di uno studio internazionale mostrano che una nuova combinazione di tre farmaci puo’ ridurre il tempo di trattamento della tubercolosi multiresistente ai medicamenti, da due anni ad appena quattro mesi. Nello studio presentato oggi alla Conferenza Internazionale sull’Aids a Melbourne, la combinazione conosciuta come PaMZ ha ucciso piu’ batteri del trattamento standard e si e’ dimostrata efficace nel trattare la tbc resistente. “Il 71% delle persone trattate con PaMZ si e’ liberato dei batteri dopo due mesi, dopo esami condotti con i metodi diagnostici piu’ sensibili a disposizione. Solo il 38% delle persone sottoposte al trattamento standard era guarito dopo otto settimane”, ha riferito il coautore dello studio, Mel Spigelman, direttore della TB Alliance, un’organizzazione dedicata alla ricerca dei trattamenti contro la tubercolosi. “Questo mostra il suo potenziale dell’abbreviare la terapia, contro sia la TB sensibile ai farmaci che a quella multiresistente”, ha detto ancora Spigelman, aggiugendo che la nuova terapia puo’ essere somministrata a costi inferiori, in maniera piu’ sicura e semplice della corrente terapia standard. La riduzione dei tempi di trattamento e’ cruciale, ha osservato, se si considera che solo poco piu’ di meta’ dei pazienti che iniziano il trattamento per la tubercolosi multiresistente completano il corso, a causa della lunga durata del trattamento, combinata con il dolore e con gli effetti collaterali. PaMZ e’ un regime di tre medicamenti comprendenti due ‘farmaci candidati” (non ancora approvati per il trattamento della tubercolosi), il Pa-824, la moxifloxacina, e il pirazinamide, un antibiotico usato attualmente contro la malattia. Il trattamento e’ somministrato in compresse.