I “Diavoli di polvere”, meglio noti come “Dust Devil”, sono dei fenomeni meteorologici molto affascinanti, tipici dei territori desertici e molto secchi. Si possono sviluppare in tutte le aree desertiche del nostro pianeta. La loro forma richiama molto quella delle comuni trombe d’aria, tuttavia le dimensioni sono molto più piccole e l’altezza del cono di sabbia e polvere non si eleva oltre i 300-500 metri di altezza. La pecularietà di questo strano e bizzarro fenomeno atmosferico sta nel fatto che la sua formazione di solito avviene in condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso, non essendo collegato ad alcuna nube o temporale di passaggio. La sua formazione è causata da un forte surriscaldamento della superficie di un suolo secco, caldo e pieno di polvere che, in presenza di una piccolissima depressione sovrastante, genera un mulinello di aria che può crescere in dimensioni e in potenza, sollevandosi verso l’alto. L’aria surriscaldata, essendo meno densa, tende ad ascendere verso l’alto aspirando al contempo altre masse d’aria dall’ambiente circostante che vanno ad ampliare il vortice.
Ma i “Diavoli di polvere” di enormi dimensioni sono comuni e frequenti anche sulle superfici desertiche di Marte. La loro formazione è analoga a quella dei loro cugini terrestri. Nel corso degli ultimi due decenni varie sonde e rover sono riuscite a filmare il passaggio di questi vortici sopra le desolate lande marziane, fra lo stupore dei ricercatori. Le prime foto di un “Dust Devil marziano” risalgono al 1970 ad opera della sonda Viking in missione sul pianeta rosso. Nel 1997 toccò al Mars Pathfinder rilevare il passaggio di diavoli di sabbia nelle sue vicinanze, a poca distanza dalla sua postazione. Secondo queste rilevazioni le dimensioni dei Diavoli di sabbia marziani possono essere fino a 50 (o anche più) volte maggiori in ampiezza e 10 volte maggiori in altezza, rispetto a quelli terrestri. Insomma quelli di Marte sono dei veri e propri giganti a confronto con quelli del nostro pianeta. Alcuni di questi possono precedere la formazione di grandi tempeste di sabbia che spesso su Marte riescono ad offuscare un intero emisfero per settimane. Sovente, sul pianeta rosso, le tempeste di sabbia si sollevano dalle regioni polari e spazzano l’intero emisfero marziano offuscandolo quasi completamente. Le notevoli differenze di temperatura che si verificano durante l’estate generano spesso dei venti che si muovono con velocità superiore ai 300-400 km/h. Queste immense tempeste coprono per alcuni mesi l’intero pianeta sino a sommergerlo sotto uno velo di polvere.