“Basta inseguire e fare i ‘notai’ delle emergenze, adesso investiamo in opere di difesa, prevenzione e sicurezza. Al via anche i 570 cantieri anti dissesto”. Lo afferma Erasmo D’Angelis, capo di #italiasicura, la struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche, in una nota. “Quanto accaduto nel trevigiano – aggiunge – e’ solo l’ultimo dei numerosi campanelli d’allarme che in questo inizio estate ha visto vittime e danni causati da un clima sempre piu’ caratterizzato da fenomeni meteorologici un tempo definiti estremi e purtroppo ormai ordinari”. D’Angelis aggiunge: “Piangiamo altre vittime che allungano la lista dei lutti ma questo Governo, a differenza di quanto e’ sempre avvenuto in passato, ha scelto di chiudere la stagione che ha visto l’Italia inseguire le emergenze e iniziamo ad investire in difesa e mitigazione dei rischi, in prevenzione e sicurezza. Per questo, gia’ nello Sblocca Italia, sblocchiamo cantieri anti-dissesto investendo i primi 650 milioni non spesi da anni. Per questo e’ al lavoro la Struttura di missione del Governo che coordina questo settore ed abbiamo gia’ effettuato – ricorda – incontri con tutte le Regioni, a partire dal Veneto, per individuare le opere piu’ urgenti da realizzare, i troppi finanziamenti dello stato mai trasformati in cantieri, anche per il patto di stabilita’, e il percorso piu’ rapido per superare i paradossali vincoli burocratici che rallentano o bloccano opere anti emergenza”.
“Con lo sblocca dissesto e opere idriche mettiamo a gara entro il 2014 circa 1,1 miliardi di euro ancora non spesi per opere urgenti (650 per cantieri antidissesto e 480 milioni per l’idrico). Sono interventi che portano 31 mila occupati e sono gia’ finanziati e in ritardo di anni o addirittura decenni”. Lo afferma in una nota Erasmo D’Angelis, capo di #italiasicura, la struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche. “E’ finalmente partita – aggiunge D’Angelis – per la prima volta dopo tante promesse non mantenute e grazie alla scelta del premier Renzi di creare la struttura di missione a Palazzo Chigi e nominare i Presidenti di Regione commissari di Governo contro il dissesto, quella che consideriamo la piu’ importante opera pubblica di cui l’Italia ha bisogno e quanto accaduto stanotte nel trevigiano conferma l’urgenza di manutenzioni, di messa in sicurezza dei versanti franosi, di argini fluviali, di creare casse di espansione per ridurre il rischio alluvioni in tante aree del paese. Sono interventi – sottolinea ancora – che la politica da sempre considerava di serie B perche’ non portano voti e non fanno notizia, pero’ salvano vite umane e l’ambiente, beni pubblici e privati e tutelano territori straordinari ma di una fragilita’ incredibile dovuta a deregulation urbanistica e all’abnorme consumo di suolo. Non possiamo e non dobbiamo piu’ perdere altro tempo. Dopo decenni di attese e promesse, di veti e opposizioni – conclude il capo di #italiasicura – parte finalmente il cantiere della sicurezza per milioni di italiani”.