La polizia brasiliana ha smantellato la più importante organizzazione clandestina responsabile della deforestazione amazzonica. La banda avrebbe occupato suolo pubblico nello stato settentrionale di Parà, bruciato la foresta, suddiviso la terra in appezzamenti poi venduti, secondo quanto spiegato dalla polizia in un comunicato.
Il gruppo è responsabile di reati ambientali per un totale di 230 milioni di dollari, ha detto l’Istituto brasiliano per l’ambiente. Non è chiaro quante persone siano state arrestate, ma queste vengono considerate come i “maggiori distruttori dell’Amazzonia brasiliana”, secondo le parole della Polizia federale brasiliana. I responsabili dovrebbero essere accusati di occupazione di suolo pubblico, reati ambientali, truffa, associazione a delinquere e riciclaggio di denaro.
Gli ordini di arresto sono stati diramati negli stati dei Sao Paulo, Parana e Mato Grosso. Se condannati, i responsabili rischiano fino a 50 anni di carcere.
Secondo i dati forniti dal governo brasiliano, lo scorso anno il tasso di deforestazione in Amazzonia è aumentato del 28% tra agosto 2012 e luglio 2013.