La Costa Concordia è a Genova da una settimana: continuano le ricerche dell’ultimo disperso

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concordia genovaE’ iniziata domenica 23 luglio, intorno alle cinque del mattino, con l’arrivo davanti alla diga foranea del terminal Vte, a Pra’, la prima settimana di Costa Concordia a Genova. Ad attendere Costa Concordia erano numerosi cittadini, che avevano scelto punto strategici nel litorale e sulle alture di Pegli e Pra’ e, al Vte, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, Silvio Bartolotti, l’amministratore delegato della Micoperi, l’azienda di Ravenna che con l’americana Titan ha recuperato la nave e l’ha trasportata fino a Genova, parte del team che ha lavorato al progetto e circa 400 giornalisti provenienti da tutto il mondo.

Sono poi arrivati il senior salvage master Nick Sloane e gli altri protagonisti del recupero e dell’ultimo viaggio della Concordia, civili e militari. E, nel pomeriggio, mentre si concludevano le manovre di ormeggio, il presidente del consiglio Matteo Renzi. “Non c’è la possibilità di essere felici – ha premesso Renzi, parlando di fronte ai giornalisti sulla banchina, appena sbarcato da una motovedetta della Guardia Costiera – quando si arriva a chiudere una vicenda che ha portato a 33 morti. Oggi è il giorno del ricordo delle vittime e della gratitudine agli abitanti del Giglio e a tutte le forze di polizia e di volontariato”. Renzi ha ricordato che nella tragedia della Concordia c’è stato un errore che “sarà definito in sede penale” ma quello che è stato fatto ora, con il recupero del relitto, “non era mai stato fatto prima. Questa roba qua siamo riusciti a farla solo noi italiani con ingegneri straordinari”. Più tardi in una conferenza stampa tenuta sotto un tendone nei piazzali del Vte, sono intervenuti diversi protagonisti della vicenda.

Per Gabrielli la conferenza stampa, e le numerose dichiarazioni rilasciate sui piazzali del Vte durante la giornata, sono state l’occasione per prendersi delle soddisfazioni dopo essere stato bersaglio di polemiche anche feroci. “Appartengo alla categoria di funzionari per cui c’è un solo valore assoluto, ed è l’onestà – ha detto, riferendosi a dichiarazioni diffamanti partite dalla Toscana durante la contesa tra Genova e Piombino per l’aggiudicazione dei lavori di smantellamento della nave – La più grande amarezza che ho provato in questi due anni e mezzo è che qualcuno con compiti di responsabilità, quindi con grande irresponsabilità, abbia potuto soltanto immaginare o adombrare che l’azione mia si rifacesse ad un interesse particolare. Non lo consentirò mai a nessuno, sono infamità”. Per quanto riguarda certe critiche al progetto, Gabrielli, appena la nave è entrata in porto ha dichiarato di essere ”dispiaciuto per quelli che aspettavano questo giorno per dire ‘io l’avevo detto’. A queste persone – ha aggiunto – va il mio pensiero commosso, nella vita si dicono tante cose, purtroppo questa fatidica frase non potrà essere detta”.

Il capo della Protezione Civile ha voluto anche sottolineare la sproporzione tra effettiva utilità e risalto mediatico del ruolo giocato nella vicenda da Greenpeace e Legambiente che, diffondendo numerosi comunicati, hanno vigilato sul viaggio di una nave già controllata da un ingente apparato dislocato a bordo e nei mezzi navali e aerei che la accompagnavano. “Mi ha dato un po’ fastidio – ha detto – il fatto che abbiamo profuso uno sforzo pazzesco per proteggere l’ambiente e oggi, leggendo le notizie, sembra che il controllo lo abbiano fatto Greenpeace e Legambiente. A me risulta che sulla nave, come da trenta mesi a questa parte, ci fossero Ispra, Arpat e Istituto Speriore della Sanita’, i massimi organismi di tutela pubblica che hanno svolto in maniera impeccabile il lavoro. Qualcuno si e’ fatto la gita in barca e poi diventa il tutore dell’ambiente”.

Il giorno stesso dell’arrivo la Concordia è stata fasciata con un primo strato di panne per evitare la dispersione di materiale in acqua, lunedì è stata circondata con un secondo strato, ancorato al fondale mediante corpi morti. Poi sono iniziati i sopralluoghi necessari per effettuare le ricerche del corpo di Russel Rebello, l’unica delle 32 vittime della tragedia del 13 gennaio 2012 non ancora ritrovata. I sopralluoghi sono terminati il 30 luglio. Le ricerche, di cui è responsabile la Capitaneria di Porto di Genova, partiranno il 5 agosto dai ponti 3 e 4 della nave, che all’Isola del Giglio erano sommersi e di difficile accesso. Entro quella data saranno predisposte le strutture logistiche necessarie per le operazioni. Dopo il 15 agosto inizieranno i lavori di alleggerimento della nave.

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