In estate è boom di malattie sessualmente trasmissibili: ecco come prevenirle e curarle

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Love and SexIn estate, ogni occasione è buona per divertirsi ed è facile abbassare la guardia su cose che, però, hanno un’importanza fondamentale per la nostra salute. Proprio in questo periodo, ad esempio, cresce l’incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto tra i giovani. Nonostante ai tempi odierni le campagne a favore della prevenzione siano moltissime e l’informazione sia dilagante, la maggior facilità con cui si intrattengono rapporti sessuali senza precauzione, spesso con partner diversi e talvolta sconosciuti, ha portato a un aggravarsi delle stime mondiali relative alla diffusione delle MST (sigla che sta per “malattie sessualmente trasmissibili”); malattie trasmesse da una persona all’altra prevalentemente per contatto sessuale; chiamate anche infezioni genito-urinarie perché colpiscono la zona genitale e le vie urinarie (vescica e uretra). In passato il termine utilizzato era quello di malattie veneree (da Venere, dea dell’amore), che stava quasi esclusivamente ad indicare quelle più conosciute, ossia la sifilide e la gonorrea. La definizione aveva un che di spregiativo, quasi a suggerire che tali malattie fossero conseguenza di un comportamento “immorale”, proprio perché legate al sesso e come tali, da tenere debitamente nascoste. Oggi che il sesso è accettato come una parte normale della nostra vita, per fortuna se ne parla con meno timori, consentendo una migliore conoscenza del problema.

MST 1Le MST note sono più di venti, causate da batteri, virus o piccoli parassiti… tutte forme di vita microscopiche, accomunate sotto il termine generico di germi o microrganismi. Questi ultimi passano da un soggetto all’altro principalmente attraverso un contatto sessuale (rapporto completo, ma anche rapporti anali e, anche se più raramente, orali. In quest’ultimo caso, l’infezione può colpire bocca e gola). Per alcune malattie (es. condilomi) non è possibile escludere a priori che il contagio possa avvenire anche condividendo biancheria o oggetti intimi, mentre non si corre alcun rischio frequentando piscine o utilizzando servizi igienici pubblici, se si esclude la possibilità di esclusione di alcuni virus tramite contatto con superfici caldo-umide (saune, piani e vasche). La maggior parte delle malattie sessuali non sono accompagnate da sintomi evidenti, quindi può risultare spesso difficile capire se si è affetti da una di essi. Tuttavia è consigliato effettuare un test per le malattie a trasmissione sessuale in caso di: dolori nella zona pelvica o addominale, presenza di infezioni nel retto o nella gola, secrezioni sospette del pene, della vagina o dell’ano, dolore nell’urinare o necessità di urinare più spesso, sanguinamento durante i rapporti sessuali o tra un rapporto e l’altro, comparsa di vesciche, piaghe, verruche, eruzioni cutanee, irritazione o prurito nella zona dei genitali o dell’ano.

MST 3Una breve cura antibiotica consente di debellare la maggior parte delle MST provocate da batteri e parassiti. L’importante, in questi casi, è attenersi scrupolosamente a quanto prescritto dal medico in tema di dosaggi, modalità e durata d’assunzione. Assai più complicato risulta il trattamento delle MST di origine virale, per le quali non esiste una vera e propria cura ma una serie di trattamenti in grado di limitare i sintomi. La progressione dell’AIDS, ad esempio, viene oggi notevolmente rallentata da specifici farmaci, la cui efficacia è tanto maggiore quanto più precocemente vengono assunti. Episodi ricorrenti di herpes genitale possono essere controllati mediante terapia soppressiva, mentre per l’epatite B ed i papilloma virus esistono specifici vaccini. Dato che alcune MST sono molto più frequenti di quanto si pensi, è fondamentale prevenirle tramite un’adeguata igiene personale, un accorto stile di vita sessuale, un corretto uso del preservativo. Per una sessualità sicura, vanno evitati i rapporti a rischio, con partner occasionali e poco conosciuti, i rapporti in caso di alternazioni evidenti dei genitali del partner o se lo stesso è in trattamento per una MST, consultando il medico al minimo dubbio di contagio anche se non si hanno sintomi o segni particolari. In caso di diagnosi positiva, è d’obbligo avvertire il partner, non condividendo, ovviamente, biancheria intima e da bagno o altri oggetti igienici personali.

MST 2Fondamentale, per quanto concerne l’igiene intima femminile, è seguire alcuni accorgimenti come l’usare detergenti solidi o liquidi a PH leggermente acido che non contengano sostanze alcoliche, allergizzanti o profumi, effettuando lavande interne solo su indicazione medica. Le donne devono indossare biancheria intima in cotone, evitando il continuo ricorso a salviette, deodoranti e salva-slip, limitando l’uso di indumenti aderenti sintetici (es. slip, body, collant, pantaloni attillati, jeans). Quando l’ambiente vaginale riduce le autodifese femminili (es. nei casi di malattie debilitanti, uso prolungato di antibiotici e cortisonici), può essere utile l’uso di tavolette vaginali con vitamina C che mantiene o ripristina i valori normali del PH. Detergente a PH leggermente acido anche per gli uomini che devono lavarsi al mattino, alla sera e dopo i rapporti sessuali.

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