La notte della Superluna tra le Perseidi: naso all’insù domani dopo il tramonto del Sole

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stelle cadentiL’attesa è terminata, e la notte di San Lorenzo, fonte dello sciame delle Perseidi, incombe. Molti osservatori del cielo amano questo sciame perchè rappresenta una vera e propria garanzia nell’osservazione celeste. Quest’anno, tuttavia, una luna piena luminosissima rovinerà in parte la visione delle meteore, che potranno ugualmente essere osservate nella notte del 12, giorno del picco massimo e giorno in cui il nostro satellite sarà in fase calante. Durante la prossima notte, alle 20:10 di Domenica, la Luna sarà al perigeo, ossia alla distanza minima dalla Terra lungo la sua orbita, determinando quella che viene chiamata Superluna. Nonostante la luminosità della Luna, che risulterà sino al 30% più luminosa del solito, l’occhio umano sarà ugualmente in grado di osservare qualche scia luminosa del cielo. Specie i bolidi, meteore luminosissime che talvolta solcano i nostri cieli generando vere e proprie palle di fuoco. La forma ellittica dell’orbita lunare consente al nostro satellite di variare la sua distanza dalla Terra. Al suo punto più vicino, che si verificherà proprio questa notte, la Luna apparirà più grande della media, anche se questa differenza non sarà osservabile ad occhio nudo. Tuttavia, l’astro avrà un’influenza maggiore sulle maree, che in particolari aree del mondo risulteranno evidenti. Queste risulteranno più alte del normale per tre giorni successivi al perigeo, ma non causeranno alcun evento distruttivo.

Le migliori osservazioni avverranno lontano da fonti luminose

LE METEORE – Le meteore possono essere viste in ogni notte dell’anno, tuttavia a causa del moto della Terra intorno al Sole, esse sono più frequenti a tarda notte, e/o nei periodi in cui la Terra attraversa flussi di detriti lasciati dal passaggio di una cometa. Attraendo in atmosfera migliaia di granuli di polvere e sabbia che bruciano prima di toccare il suolo, essi generano luce, causando quella che viene comunemente definita “stella cadente”. Il nostro pianeta transita attraverso i detriti lasciati dall’antica cometa 109P/Swift-Tuttle ogni anno a metà Agosto, dando origine alla pioggia meteorica delle Perseidi, così chiamate in quanto esse sembrano irradiare dalla costellazione del Perseo. A volte abbagliante, altre volte, come in questo caso, meno evidente. La cometa completa un’orbita completa intorno al Sole ogni 133 anni. E’ stata scoperta nel 1862 ed è stata osservata nuovamente nel 1992.
LE OSSERVAZIONI – La visione notturna è differente da quella diurna. Essa richiede un adattamento che si consegue con un lento processo chimico che procura ai nostri occhi una sensibilità massima in circa 20 minuti. In questo breve lasso temporale non utilizzate una lampada troppo brillante, perchè la porpora retinica sviluppata dall’occhio viene immediatamente distrutta, con la conseguenza che si richiede una nuova attesa. Una buona soluzione consiste nell’attenuare la luce di una lampada portatile con un pezzo di carta di colore rosso o di rivestire il vetro di più strati di smalto per unghie. In queste condizioni il vostro occhio renderà il massimo nella visione. Un aspetto non secondario è la scelta del luogo di osservazione. Una località assai lontana da fonti di luce consentirà al firmamento di apparire più scuro, e quindi osservare stelle più deboli. Ideale un cielo di montagna o di collina, dove l’atmosfera più rarefatta consente un’ottima visione del cielo. La Luna non disturberà le osservazioni.
E’ SUFFICIENTE UNA BUONA VISTA – Nella nostra società di consumi, dominata dalla perfezione degli strumenti, troppo spesso capita di dimenticare che l’occhio umano e il nostro cervello sono strumenti altamente perfezionati. La natura ce li offre gratuitamente e possono benissimo servire per un’indagine iniziale in campo astronomico. E soprattutto per la visione delle meteore. Gli strumenti ottici a disposizione degli astronomi o degli appassionati, hanno il compito di fornire immagini più luminose e con un maggior dettaglio, ma riducono, a ingrandimenti più elevati, il campo di osservazione. Le “stelle cadenti” sono un fenomeno improvviso, veloce, imprevedibile, che per essere osservato necessita di una visione totale della volta celeste. Ecco perchè anche un binocolo serve poco allo scopo. E’ di uso comune sostenere che le Perseidi siano visibili soltanto nei pressi del radiante (la costellazione del Perseo), ma in realtà si tratta di un mito da sfatare. Le meteore sono visibili in ogni parte del cielo, e la particolarità più evidente è che prolungando la loro scia, sembrano tutte provenire da quell’area di cielo. Il maggior numero di Perseidi dovrebbe essere osservabile poco dopo le 2h del 13 agosto, ma purtroppo la Luna, ancora abbastanza brillante, inizierà a disturbare col suo chiarore già dalle 23h30m circa del 12 agosto. Tuttavia già da dopo il crepuscolo serale il numero delle Perseidi dovrebbe risultare abbastanza evidente.
Il numero delle meteore visuali atteso durante il massimo non dovrebbe superare le 90-100 meteore/h. Occorre ricordare però che tali valori sono teorici, e che in realtà risultano sempre ben minori

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