Il maltempo, che trattiene lontano dalla montagna oltre il 40 per cento dei possibili villeggianti, colpisce anche l’agricoltura. Lo rileva Coldiretti del Veneto. ”Per le grandi colture si parla di un ritardo di trenta giorni sulla fase di maturazione – prevede Coldiretti – mentre sono gia’ consistenti le perdite per il comparto della frutticoltura: pesche segnate dalla tempesta e meloni, angurie in netto calo di consumo. Scarseggia il fieno per l’alimentazione bovina in montagna visto che le avversita’ atmosferiche hanno impedito il primo sfalcio che rappresenta anche il 70% della produzione”. Succede sulle Dolomiti e sull’Altopiano di Asiago, dove le sedi provinciali di Coldiretti Belluno e Vicenza hanno gia’ tempestivamente comunicato ad Avepa lo stato eccezionale dovuto alla piovosita’ persistente. ”Cio’ significa che gli allevatori, in questo caso, devono sostenere l’aumento dei costi di produzione per ricorrere all’uso di mangimi, cosi come i viticoltori devono presidiare costantemente i vigneti dagli attacchi fungini”, conclude Coldiretti.