Pericolosissimo “dust devil” sulla spiaggia di Annà (Melito di Porto Salvo), nel reggino

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dust devilNel primo pomeriggio di oggi, intorno alle ore 15:00, la spiaggia di Annà a Melito di Porto Salvo, nel reggino jonico, è stata colpita da un rapido ma intenso “dust devil” confuso da molti bagnanti per una tromba d’aria. In una giornata di forte vento, e precisamente in un momento di contrasto tra venti e correnti, in una zona polverosa a monte della spiaggia, tra le automobili, s’è formato proprio questo vortice d’aria che s’è poi rapidamente spostato in spiaggia, sollevando stuoie, vestiti e altri materiali leggeri, danneggiando numerosi ombrelloni e scatenando il panico per qualche istante. Il cono vorticoso s’è poi spostato sul mare dove ha violentemente scaricato in acqua tutto il materiale che aveva sollevato in spiaggia, dissolvendosi pochi secondi dopo essersi formato. Per fortuna è andata bene, ma questi fenomeni – che sono rarissimi – sono molto pericolosi e possono provocare danni ingenti.

COS’E’ UN DUST DEVIL – I “Diavoli di polvere”, meglio noti come “Dust Devil”, sono dei fenomeni meteorologici molto affascinanti, tipici dei territori desertici e molto secchi. Si possono sviluppare in tutte le aree desertiche del nostro pianeta, ma a volte interessano anche spiagge e campagne. La loro forma richiama molto quella delle comuni trombe d’aria, tuttavia le dimensioni sono molto più piccole e l’altezza del cono di sabbia e polvere non si eleva oltre i 300-500 metri di altezza. La pecularietà di questo strano e bizzarro fenomeno atmosferico sta nel fatto che la sua formazione di solito avviene in condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso, non essendo collegato ad alcuna nube o temporale di passaggio. La sua formazione è causata da un forte surriscaldamento della superficie di un suolo secco, caldo e pieno di polvere che, in presenza di una piccolissima depressione sovrastante, genera un mulinello di aria che può crescere in dimensioni e in potenza, sollevandosi verso l’alto.

“Dust Devil” sulla savana africana, a poca distanza da un branco di Elefanti

L’aria surriscaldata, essendo meno densa, tende ad ascendere verso l’alto aspirando al contempo altre masse d’aria dall’ambiente circostante che vanno ad ampliare il vortice. L’afflusso di aria relativamente calda dalle aree circostanti mantiene in equilibrio il vortice e lo amplia ulteriormente, tanto che durante la sua corsa il “Dust Devil” è in grado di raccogliere e aspirare sabbia, polvere, pulviscolo e altri piccoli oggetti. Quando il vortice arriva su una superficie relativamente fredda, come un prato o un’area in grado di schermarlo, non ha più l’energia e il tempo per riscaldare la nuova aria e quindi. L’equilibrio si rompe, ciò comporta la morte e il definitivo dissipamento del piccolo vortice. I “Dust Devil” sono molto frequenti durante la stagione calda in tutte le grandi aree desertiche del pianeta, dal Sahara, ai deserti della Giordania, Siria, Iraq, Arabia Saudita e Kuwait, fino al deserto del Gobi o in quelli dell’entroterra australiano. “Dust Devil” molto imponenti sono comuni, durante il periodo estivo, lungo i grandi deserti interni del sud-ovest degli USA, fra gli stati del Nevada, California, Arizona e ovest del Texas, dove molto spesso questi vortici di polvere e detriti possono raggiungere i 550-600 metri di altezza nei casi “clou“, causando non pochi disagi per persone e cose. 

Un grosso “Dust Devil” sul deserto statunitense

Ad esempio, il 14 Settembre del 2000, un possente “Dust Devil” colpi l’area fieristica della contea di Cocconino a Flagstaff, in Arizona, cagionando molti danni sia alle strutture delle tende, stand e bancarelle montate per la fiera, che agli impianti fissi.Alcune persone furono contuse anche se non in modo grave. In base ai danni provocati si stima che i venti abbiano raggiunto la velocità di 110-120 km/h, equivalente a quella di un tornado di categoria 0. Anche in Italia questi fenomeni possono colpire le spiagge e le aree di campagna spoglie di vegetazioni, specie durante il periodo estivo. Le cronache parlano di un sospetto caso di “Dust Devil” avvenuto sulla costa trapanese nel Settembre del 2006, con ingenti danni in alcuni stabilimenti balneari. Altri episodi sospetti (ma non del tutto confermati come “Dust Devil”)negli ultimi anni sarebbero avvenuti lungo i litorali di Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia, ma non tutti sono identificabili come “Diavoli di polvere“.

“Dust Devil” a spasso sul suolo di Marte (fonte NASA)

I “Dust Devil” sono molto comuni anche su Marte dove raggiungono grosse dimensioni rispetto a quelli terrestri.

Ma i “Diavoli di polvere” di enormi dimensioni sono comuni e frequenti anche sulle superfici desertiche di Marte. La loro formazione è analoga a quella dei loro cugini terrestri. Nel corso degli ultimi due decenni varie sonde e rover sono riuscite a filmare il passaggio di questi vortici sopra le desolate lande marziane, fra lo stupore dei ricercatori. Le prime foto di un “Dust Devil marziano”risalgono al 1970 ad opera della sonda Viking in missione sul pianeta rosso. Nel 1997 toccò alMars Pathfinder rilevare il passaggio di diavoli di sabbia nelle sue vicinanze, a poca distanza dalla sua postazione. Secondo queste rilevazioni le dimensioni dei Diavoli di sabbia marziani possono essere fino a 50 (o anche più) volte maggiori in ampiezza e 10 volte maggiori in altezza, rispetto a quelli terrestri. Insomma quelli di Marte sono dei veri e propri giganti a confronto con quelli del nostro pianeta. Alcuni di questi possono precedere la formazione di grandi tempeste di sabbia che spesso su Marte riescono ad offuscare un intero emisfero per settimane. Sovente, sul pianeta rosso, le tempeste di sabbia si sollevano dalle regioni polari e spazzano l’intero emisfero marziano offuscandolo quasi completamente. Le notevoli differenze di temperatura che si verificano durante l’estate generano spesso dei venti che si muovono con velocità superiore ai300-400 km/h. Queste immense tempeste coprono per alcuni mesi l’intero pianeta sino a sommergerlo sotto uno velo di polvere.

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