La stravagante forma ‘a limone’ della Luna è stata modellata nelle primissime fasi della sua evoluzione dall’abbraccio con la Terra: lo dimostra lo studio combinato della topografia e del campo gravitazionale del nostro satellite, pubblicato su Nature dai ricercatori dell’università della California a Santa Cruz. Secondo questa nuova ricostruzione, l’attrazione esercitata dalla Terra avrebbe modellato la forma della Luna ‘bambina’ in due fasi. La prima e più importante risale a circa 4,4 miliardi di anni fa, quando la crosta esterna del nostro satellite galleggiava sulla roccia fusa sottostante ed era ancora molto malleabile: la forza di attrazione della Terra, combinata con la rotazione della Luna, avrebbe generato una frizione e un surriscaldamento della crosta lunare tale da modificarne la distribuzione, rendendola più sottile ai poli e più spessa nelle regioni allineate con la Terra. Ciò avrebbe alterato di conseguenza il campo gravitazionale del satellite. La seconda fase del modellamento risale invece a circa 4 miliardi di anni fa, quando la Luna ha cominciato a raffreddarsi e a solidificarsi allontanandosi dalla Terra. ”Immaginate un palloncino pieno d’acqua mentre ruota”, spiega il coordinatore dello studio, Ian Garrick-Bethell. ”Questo inizia ad appiattirsi ai poli e a rigonfiarsi all’equatore. In aggiunta avete delle correnti generate dall’attrazione gravitazionale della Terra, e così si genera una forma a limone con l’asse maggiore che punta verso la Terra”. I ricercatori hanno anche scoperto che la distribuzione della massa sulla Luna è così cambiata nel tempo che oggi il campo gravitazionale risulta non allineato ma inclinato di 34 gradi rispetto all’asse principale del ‘limone’. Questo significa che la faccia della Luna visibile dalla Terra non è più quella di un tempo, ma è leggermente spostata.