Combattere la depressione che spesso si associa a una diagnosi di cancro e’ essenziale per sconfiggere la malattia, ma circa tre quarti dei pazienti oncologici che ne sono affetti non ricevono cure specifiche. E’ quanto emerge da uno studio delle Universita’ di Oxford ed Edimburgo, nel Regno Unito, pubblicato sulla rivista The Lancet. Gli studiosi sono partiti da una ricerca svolta in precedenza in Scozia su 21mila pazienti oncologici, che evidenziava come questi ultimi tendessero ad avere pensieri negativi, si sentissero senza speranze, con pesanti ripercussioni anche dal punto di vista fisico, perche’ il dolore e la fatica si acuivano e la sensazione di mancanza di prospettive future li induceva in molti casi a non prendere i farmaci prescritti. Partendo da questi dati hanno sottoposto a un trial 500 pazienti con una buona prognosi, inducendoli a condurre una vita piu’ attiva, fatta di visite a parenti e amici, attivita’ sportiva e lunghe camminate, che si associavano a terapie specifiche e regolarita’ nell’assunzione dei farmaci. In sei mesi il 62 per cento di coloro che erano stati sottoposti al trial riferivano che i sintomi della depressione erano fortemente ridotti. Un altro esperimento ha poi coinvolto pazienti con una prognosi meno buona, per lo piu’ malati di tumore al polmone: anche in questo caso, nel giro di sei mesi, l’ansia, il dolore e l’affaticamento risultavano ridotti.