Come previsto l’asteroide 2014 RC è transitato a circa 33.500 Km sopra la superficie terrestre senza arrecare alcun danno alla popolazione. Le fonti che ipotizzavano detriti in arrivo dalla roccia spaziale e che si sarebbero schiantati sul Nicaragua sono, infatti, privi di fondamento. Per molteplici motivi. Qualora fosse confermata l’ipotesi meteorite dalla NASA, l’evento è avvenuto 13 ore prima del passaggio ravvicinato sulla Nuova Zelanda, confermando eventi indipendenti. Anche la traiettoria dell’ipotetico frammento, nonostante l’emisfero in comune, non può essere associata a quella di 2014 RC; pertanto, secondo i ricercatori, l’ipotesi che l’asteroide 2014 RC possa essersi frammentato è solo fantasia della commissione governativa. Come detto, i ricercatori del Meteoroid Environment Office della NASA sarebbero scettici addirittura sull’ipotesi meteorite. “Alcuni dettagli ci portano ad avere una sana dose di scetticismo“, dice Bill Cooke, capo ufficio al Marshall Space Flight Center di Huntsville, in Alabama. “Se qualcosa avesse prodotto un cratere così grande avrebbe anche prodotto una palla di fuoco incredibilmente brillante nel cielo notturno“, spiega lo scienziato. “E nessuno – continua – sembra aver visto nulla“. Secondo il ricercatore nemmeno le nubi e l’ora tarda possono giustificare la mancata visione di un bolide. Managua è una grande città, composta da circa un milione di abitanti e tanti potenziali testimoni. L’ultima volta che una palla di fuoco è stata osservata nel 2007 nei pressi del villaggio peruviano di Carancas, furono tanti i testimoni oculari, nonostante l’evento si fosse verificato in pieno giorno. “Inoltre – dice Peter Jenniskens del Search for Extraterrestrial Intelligence intitute (SETI) di Mountain View in California – alcuni frammenti del corpo sarebbero stati trovati all’interno e sul bordo del cratere, ma non è stato così“.
Gli astronomi di tutto il mondo hanno avuto l’opportunità di osservare questo evento abbastanza raro, e hanno appreso che l’asteroide è di circa 12 metri di diametro e gira molto rapidamente. Un team, guidato da RP Binzel, D. Polishook (MIT) e SJ Bus (Univ. Hawaii), hanno osservato la roccia spaziale dall’Infrared Telescope Facility (IRTF) a lunghezze d’onda del vicino infrarosso. Le successive analisi hanno poi mostrato che 2014 RC appartiene ad un tipo di asteroidi classificati come Sq del Gruppo S (Siicati), che ha un albedo medio del 24%. Sulla base delle misurazioni disponibili essi hanno concluso che l’oggetto è grande 12 metri e non 20, più o meno quanto uno scuolabus. Lance Benner e Marina Brozovic, del Jet Propulsion Laboratory (JPL), nel frattempo, hanno riferito che le osservazioni radar di 2014 RC effettuate da Goldstone, nel sud della California, sono state più deboli del previsto a causa di un allargamento Doppler degli echi radar. Ma ciò che ha sorpreso gli astronomi è stato il tasso di rotazione estremamente veloce, di parecchi giri al minuto. Facendo seguito a questo risultato preliminare, A. Thirouin, B. Skiff, e N. Moskovitz hanno analizzato le variazioni di luminosità di 2014 RC durante più notti usando il telescopio di 1,1 metri del Lowell Observatory. Questi dati indicano un migliore adattamento al periodo di rotazione di circa 15,8 secondi, e una bassa ampiezza nella curva di luce di ~ 0,1 magnitudo. In sintesi si tratta dell’asteroide con la rotazione più veloce osservata sino ad oggi, circa il 50% più veloce rispetto al precedente detentore del record.