”Mentre mi accingo a congedarmi, penso proprio ad Antonio Facenna e alla sua generazione, ai suoi sogni e alla sua masseria che diventerà una masseria didattica come ho promesso ai genitori. Se ho fatto qualcosa di buono in questi dieci anni e in tutta una vita, vorrei dedicarlo proprio ad Antonio: è lui l’eroe della nostra storia”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ricordando Antonio Facenna, vittima delle alluvioni in Gargano, in conclusione del suo discorso. ”Antonio era corso alla sua masseria, dai suoi animali, per metterli al riparo dal maltempo – ha ricordato Vendola -. Dentro un pianterreno di gente umile e bella, la madre e il padre di Antonio raccontano di questo figlio che studia ma si fa contadino, pastore, allevatore. Tanti ragazzi e ragazze come Antonio abbiamo incontrato in questi anni, una energia fresca e pulita a cui abbiamo offerto occasioni e percorsi per emergere: con i bollenti spiriti, con i principi attivi, con le start up innovative, con tutte le politiche giovanili, con il sostegno alla scuola e all’università, con gli incentivi all’auto-impresa, con un investimento strategico nel cinema, nella musica, nei teatri, nei laboratori urbani”. Per queste politiche ”la Regione Puglia – ha aggiunto Vendola – è stata premiata a Bruxelles dalla Commissione Europea. Abbiamo fatto una grande semina, e ovunque sono germogliate cose nuove e cose buone”.