“Quello che e’ accaduto e’ un evento del tutto eccezionale, basti pensare che nel giro di poche ore si e’ abbattuta una quantita’ di acqua che di solito cade in un anno. E’ un dato indicativo e importante per fare capire l’eccezionalita’ del fenomeno. Secondo me bisogna ricondurre la discussione in una cornice piu’ reale. Si stanno tirando in ballo tante di quelle cause che mi sembrano azzardate dal mio punto di vista”. Cosi’ il sindaco di Peschici, Franco Tavaglione, a pochi giorni dall’alluvione che ha investito la sua cittadina e dopo la notizia che la procura di Foggia ha aperto una inchiesta per accertare le eventuali responsabilita’.
“Nella piana di Peschici – continua il sindaco di Peschici- ci sono due bacini idraulici che potrebbero svolgere la solo funzione se alcune opere fossero completate. Questi canali dovrebbero captare l’acqua dalla montagna, canalizzarla e portarla a mare. Da anni pero’ si tratta di strutture a meta’ e l’acqua non viene canalizzata come dovrebbe essere”. “Inoltre – precisa ancora Tavaglione – abbiamo il problema della manutenzione dei canali che dovrebbe avvenire ogni anno per evitare accumuli di terra e pietre. I nostri canali, invece, erano gia’ pieni a meta’ di detriti vari ed e’ naturale che la capacita’ di assorbimento e di trasporto cosi’ si riduce. Non bisogna inoltre dimenticare che i ponti che si trovano sopra questi canali sono stati realizzati con tecniche arcaiche che invece di facilitare il decorso dell’acqua, di fatto lo impediscono, come e’ accaduto in questi giorni”. “Io credo che le cause di quanto accaduto a Peschici e in altri Comuni del Gargano – conclude Tavaglione – sia da ricercare altrove e non nella presenza abusive di strutture e fabbricati. Sia ben chiaro io sono contro l’abusivismo che deve essere combattuto ma non trovo giusto e adeguato attribuire la causa di quanto accaduto alla presenza di una struttura abusiva o realizzata in difformita’ alle prescrizioni di legge”.
“Mi pare che sia un atto dovuto e il senso di responsabilita’ della magistratura mi pare sia fuori discussione. La magistratura deve fare il proprio corso per mettere a loro disposizione tutte le carte”. “Qui – continua – c’e’ stato un disastro che non succedeva da molto tempo. Non voglio difendere nessuno, ne’ tanto meno chi per il mero guadagno si e’ scordato la salute. Pero’ non bisogna dimenticare che si e’ trattato di un evento eccezionale. Naturalmente i canaloni di Carpino sono stati sempre li’ da una vita. La natura molto spesso e’ violenta perche’ essa stessa ha prodotto nei secoli difficolta’ per le popolazioni”. “Ma – conclude Cera – molto spesso l’uomo ci ha messo la mano. Non parlo per il mio Comune ma in generale. In molti casi e’ stato fatto in assoluta buona fede in altri casi perche’ si e’ costruito male”.