“Noi siamo la Regione d’Italia che ha speso tutti i fondi nella lotta al dissesto idrogeologico. Il punto e’ che abbiamo a che fare con un territorio abusato, con ferite che vengono da un modello di urbanizzazione tra gli anni Settanta e gli anni Novanta soprattutto, che ha prodotto cose inaudite. Ci sono costruzione che impediscono il decorso naturale delle acque e quello va radiografato in profondita'”. Vendola lo ha detto, parlando con i giornalisti, dopo aver visitato Carpino e Peschici, colpiti dalle alluvioni degli ultimi giorni. Carpino e’ il paese in cui lavorava e viveva coi genitori Antonio Facenna, il giovane allevatore di 24 anni, morto dopo essere stato travolto dall’acqua e dal fango durante il nubifragio che si e’ abbattuto sul Gargano. “Io penso – ha aggiunto Vendola – che dobbiamo sapere che tra Peschici, Carpino e in altre realta’, con la macchina dei soccorsi, con la mobilitazione di tutti i mezzi, con gli elicotteri e i mezzi anfibi che sono stati predisposti per tempo appena e’ cominciato il maltempo, credo che abbiamo salvato molte vite umane”.