Alluvione nel Gargano, solidarietà e “spirito collaborativo” ma non mancano le polemiche

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alluvione garganoIl Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il ministro Maurizio Martina “a seguito degli eventi calamitosi straordinari avvenuti nelle scorse ore in Puglia ed in particolare nella provincia di Foggia, ha immediatamente contattato l’Assessore regionale all’agricoltura Fabrizio Nardoni per esprimere il suo cordoglio per la morte del giovane Antonio Facenna e per fare un primo punto della situazione con riferimento, in particolare, alle attivita’ agricole coinvolte, condividendo le azioni che la Regione Puglia intende immediatamente rendere operative. Il supporto del Ministero – si legge nella nota – in questo momento d’emergenza e’ garantito innanzitutto dalle preziose attivita’ operative in loco del Corpo forestale dello Stato. Il Ministro ha assicurato inoltre piena collaborazione e massima attenzione da parte di tutto il dicastero e nelle prossime ore tornera’ a confrontarsi con la Regione per attivare tutti gli strumenti utili a sostenere le imprese agricole colpite da quanto accaduto in queste ore”.

“Solidarietà alle comunità cittadine colpite dai nubifragi nel Gargano e profonda vicinanza alla famiglia di Antonio, giovane vittima incolpevole di questo disastro”. Lo dichiara Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale. “Intervenire immediatamente e con ogni mezzo -aggiunge- è un dovere istituzionale per tutelare la popolazione e un’area d’Italia così importante, che per la nostra agricoltura rappresenta un fiore all’occhiello. Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale è a disposizione”. “Un doveroso grazie, infine, ai vigili del fuoco, alla protezione civile, alla Forestale e a tutte le forze dell’ordine e i volontari che anche in questa occasione stanno aiutando gli abitanti della zona a fronteggiare l’emergenza. Coraggio fratelli del Gargano, l’Italia è con voi””, conclude Meloni.

“Quanto e’ avvenuto nel Gargano e nei mesi precedenti in altre zone d’Italia deve servire per contrastare le tante costruzioni abusive e l’incuria idrogeologica, frutto di una politica malata. Bisogna poi aumentare il numero degli uomini e dei mezzi per difendere il territorio e denunciare le anomalie. Non serve investire soldi se non si e’ capaci di utilizzarli per colpa di un parlamento, che parla dei disastri ambientali senza prevenirli, e delle amministrazioni locali”. Lo afferma Stefano Pedica del Partito Democratico.

“I disastri provocati dall’alluvione che ha colpito il Gargano e altre zone della Capitanata impongono il rapido riconoscimento dello stato di calamita’ e lo stanziamento di fondi straordinari per venire fuori il piu’ presto possibile dall’emergenza”. Lo afferma il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo. “Per evitare che disastri simili continuino a verificarsi – continua – e’ indispensabile che il Governo acceleri l’operativita’ di Italia Sicura e la spesa dei 4 miliardi stanziati per interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico”. “Il Gargano sconta un deficit di programmazione che va recuperato al piu’ presto per consentire interventi sul territorio con i fondi del nuovo ciclo di spesa 2014-2020”, conclude Bordo.

“Il governo intervenga immediatamente con misure straordinarie di supporto alla Regione Puglia affinche’ l’agricoltura, uno dei settori primari dell’economia di quella terra, non venga messa definitivamente in ginocchio dopo l’alluvione”. Lo chiede in una nota il capogruppo Ncd alla Camera, Nunzia De Girolamo. “E’ il momento degli aiuti immediati e per questo – aggiunge l’ex ministro dell’Agricoltura – sollecitiamo i ministri competenti a fare tutto quanto in loro potere per alleviare il dolore di migliaia di agricoltori che rischiano di perdere l’unica fonte di reddito per le loro famiglie. Evitiamo che l’alluvione in Puglia che gia’ ha avuto gravissimi costi umani, si tramuti anche nel tracollo di una delle zone agricole piu’ importanti del Paese”.

“Mi permetto di far notare al governo italiano che non si e’ voltata alcuna pagina nella lotta al dissesto idrogeologico”. Lo dichiara il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli commentando le dichiarazioni del coordinatore della struttura di missione del governo contro il dissesto idrogeologico Erasmo D’Angelis. “Il governo italiano – aggiunge l’ex parlamentare – sta seguendo una politica, in particolare con il decreto Sblocca Italia, che si articola in due assi assolutamente dannosi perche’ fanno una deregulation nel settore dell’edilizia e vogliono potenziare le trivellazione per la ricerca di idrocarburi”. “L’Italia – sottolinea Bonelli – ha bisogno di fondi per mettere in sicurezza dal rischio idrogeologico il territorio; lo sforzo del governo e’ pur apprezzabile ma ha stanziamenti ancora insufficienti. Ma la vera questione e’ far rispettare le leggi perche’ regioni e comuni continuano ad autorizzano edificazioni e lottizzazioni in deroga ai piani regolatori. E’ questo il vero problema: il non rispetto delle leggi dello Stato e di quelle della natura. Il dissesto idrogeologico – conclude Bonelli – e’ un’emergenza nazionale dimenticata: quando piove si susseguono gli allarmi e tante lacrime ipocrite, mentre quando rispunta il sole i buoni propositi ritornano nei cassetti”.

“Quello che sta accadendo in queste ore nel Gargano e’ il segno di una vulnerabilita’ ambientale che e’ strettamente connessa ad un uso improprio del territorio. Chi paga con la vita e con la perdita di beni in questo dramma e’ vittima di una coscienza collettiva che deve tornare ad essere piu’ attenta rispetto alla tutela e ai rischi connessi al rischio idraulico e idrogeologico”. Cosi’ l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, che ha visitato oggi i comuni di San Marco in Lamis, Rignano, Cagnano Varano, Carpino e Peschici, per coordinare le attivita’ di sopralluogo e monitoraggio di una situazione che si evolve di ora in ora. “E’ terribile che ancora oggi si possa morire travolti dal fango o da una onda di acqua e detriti – dice l’assessore – ma e’ altresi’ inconcepibile che tanti anni di lavoro e sacrificio delle nostre aziende agricole e zootecniche siano compromessi nel giro di poche ore. Per questo credo si debba passare dalle parole di rammarico e solidarieta’ ad azioni concrete – prosegue Nardoni – in grado di mettere in moto la macchina delle bonifiche e delle sistemazioni idrauliche”. “Va organizzata – aggiunge Nardoni – una struttura snella e celere che nel giro di pochi giorni sia in grado di effettuare tutti i sopralluoghi possibili volti alla determinazione del danno per poi procedere subito con la richiesta di decretazione dello stato di calamita’ presso il Ministero ma occorre accelerare anche nell’approvazione di tutti quei progetti che riguardano le opere di risistemazione idraulica e difesa del territorio che possono essere immediatamente cantierabili”. Per quanto riguarda le azioni di sostegno l’assessore Nardoni che ha effettuato i sopralluoghi insieme all’Assessore regionale alle infrastrutture Gianni Giannini, ha annunciato la predisposizione di misure specifiche all’interno del prossimo Pian di sviluppo rurale 2014-2020. “Pensiamo si possa sostenere certamente l’onere per la ricostituzione del potenziale agricolo compromesso, ma sara’ opportuno – spiega ancora – agire anche sul fronte della prevenzione con un incentivo al sistema delle assicurazioni, e con gli strumenti che potranno consentire il ripristino della viabilità rurale”. Martedì prossimo nella riunione di Giunta gli Assessori Nardoni, Giannini e Minervini chiederanno al governo regionale la costituzione di un tavolo di coordinamento per fronteggiare l’emergenza dei comuni colpiti dall’alluvione.

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