In occasione del vertice sul clima dei capi di Stato a New York, e a poco piu’ di un anno dalla Conferenza di Parigi, Kyoto Club, Legambiente, Italian Climate Network e Power Shift Italia hanno risposto all’appello globale e danno appuntamento alla societa’ civile il 21 settembre a Roma in Via dei Fori Imperiali. La manifestazione, in programma domenica 21 settembre, si svolgera’ a poco piu’ di un anno prima della Conferenza di Parigi. “Segnali contrastanti arrivano dal fronte climatico”, si legge in una nota del Kyoto Club, “con qualche buona notizia. Dai dati del sesto Low carbon Economy Index del PwC emerge che nel 2013 la riduzione dell’intensita’ di carbonio (rapporto emissioni di CO2 – PIL), rispetto ai valori dell’anno precedente, e’ stata pari a 1,2%, con risultati molto diversi tra i vari paesi”. “Il nostro Paese si colloca sorprendentemente al terzo posto con una riduzione delle emissioni di gas serra pari al 4,8% (riduzione ottenuta grazie alle rinnovabili che in un anno sono cresciute da un valore di 12,8% a 15,5%)”, prosegue la nota, “il segnale piu’ forte e’ dato dall’inversione di tendenza rispetto al passato circa la riduzione dei gas serra da parte dei paesi emergenti che, rispetto ai paesi industrializzati, nel 2013 hanno ridotto l’intensita’ di carbonio dell’1,7%, contro il limitato 0,2% dei paesi industrializzati”. “L’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 2C, rispetto ai livelli preindustriali (temperatura media globale), non e’ cosa di poco conto: si deve de-carbonizzare l’economia cinque volte di piu’ rispetto a quanto avviene oggi, accelerando cosi’ la diffusione delle fonti rinnovabili e puntando sull’efficienza energetica”, sottolinea Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia e Presidente del Coordinamento Free, “l’Europa dovra’ definire obiettivi incisivi per il 2030, come premessa per il raggiungimento nel 2015 di un serio accordo globale sul clima“- continua Silvestrini. I recenti dati Onu contenuti nel rapporto della World Meteorological Organization (Wmo) dimostrano che il nostro clima sta cambiando, divenendo sempre piu’ estremo, principalmente a causa delle attivita’ umane, come la combustione di carbone fossile”.