In Australia le ondate di calore sono il maggior “assassino naturale”. I ricercatori dell’Universita’ di Macquarie di Sydney sottolineano come il caldo estremo produca piu’ morti rispetto all’unione di inondazioni, cicloni, incendi e tempeste. Analizzando i record di calore risalenti di oltre 160 anni, l’equipe di ricerca ha scoperto che “dal 1900 gli eventi estremi di calore sono stati responsabili di piu’ morti in Australia rispetto al totale complessivo di decessi da tutti gli altri pericoli naturali”. Sono stati stimati “in difetto” circa 4.555 decessi, la maggior parte dei quali verificati duranti i mesi estivi ed in particolare nel giorno “piu’ letale” dell’anno, che sembra essere il 27 gennaio. Dalle analisi e’ emerso inoltre come l’anno record per le morti legate alle temperature estreme sia il 1896 (sia in termini di numero totale e che tasso pro capite), seguito poi dal 1939 e dal piu’ recente 2009, anni diventati famosi per gli incendi devastanti. Come riporta anche l’ABC, i ricercatori fanno notare che, mentre le morti per gli incendi nel 2009 hanno ricevuto molte attenzioni, in realta’ il numero di persone che morirono nella canicola ad essa associata e’ stato superiore: il confronto e’ di 173 decessi “diretti” contro 374.