Il “CUT-OFF” responsabile dell’alluvione del Gargano si spinge sulla Turchia portando forti temporali e trombe marine

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20140908_141509_Richtone(HDR)I resti del “CUT-OFF” ex italico, responsabile della disastrosa alluvione che la scorsa settimana ha duramente colpito il promontorio del Gargano, prima di dissiparsi quasi del tutto, per essere assorbiti dal flusso dominante nella media e alta troposfera, si sono spostati fra l’Egeo e la Turchia, causando una forte ondata di maltempo. I resti dell’ormai “Upper Level Low”, attivo alle quote superiori della troposfera, con un discreto nucleo di aria fredda ben conservato dalla circolazione ciclonica, hanno destabilizzato l’atmosfera, favorendo lo sviluppo di diverse “Cellule temporalesche” e piccoli sistemi convettivi a mesoscala, di origine marittima, che nella giornata di ieri hanno interessato le coste della Turchia occidentale e le aree del limitrofo entroterra montuoso, scaricando forti rovesci di pioggia e manifestazioni temporalesche, anche di moderata o forte intensità. Per la Turchia occidentale si è trattata della prima ondata di maltempo post-estiva, che segna il lento tracollo della bella stagione sul bacino orientale del Mediterraneo. La significativa discontinuità termica presente alle quote superiori dell’atmosfera, fra il nucleo di aria fredda conservato all’interno dell’“Upper Level Low” (ex italico) e le masse d’aria molto più calde e umide preesistenti nei bassi strati, a ridosso delle coste turche occidentali e del mar Egeo, particolarmente caldo in questo periodo dell’anno, è stata sufficientemente consistente nell’alimentare lo sviluppo di una moderata attività convettiva fra l’Egeo e le coste della Turchia occidentale.

Le trombe marine gemelle osservate davanti Amasra
Le trombe marine gemelle osservate davanti Amasra

Tale discontinuità termica, sommandosi al debole “forcing” dinamico indotto dallo stesso “Upper Level Low” e al calore latente fornito dalle calde acque del Mediterraneo, ha fomentato lo sviluppo di una marcata attività temporalesca che nella giornata di ieri ha duramente investito le aree costiere sud-occidentali. Il maltempo, ieri, ha picchiato duro soprattutto nella città di Antalya, interessata dal passaggio di un forte temporale, seguito da altri rovesci di pioggia, localmente molto intensi, che hanno scaricato oltre 66 mm d’acqua in pochissime ore. Nelle aree periferiche di Antalya gli accumuli avrebbero superato picchi di 70 mm. Forti temporali hanno bagnato pure la città di Canakkale, dove sono caduti ben 44 mm di pioggia. La pioggia e i rovesci non hanno risparmiato, nel pomeriggio, neppure le località che si affacciano sul mar di Marmara e nel Bosforo. Rovesci e piogge sparse hanno preso di mira la stessa Istanbul, con un accumulo complessivo di 20 mm all’aeroporto internazionale di Ataturk. Oltre alle forti piogge e ai temporali lungo le coste della Turchia occidentali è stato possibile osservare la formazione di diverse trombe marine, note anche con il termine “Waterspout”. In diversi casi i magnifici vortici marini, a corredo dei temporali marittimi, sono passati rasenti la linea di costa, incuriosendo decine di passanti, pescatori e ragazzi. Ad Amasra sono state osservate ben due spettacolari “Waterspout” gemelle che si sono avvicinate al centro abitato, finendo di dissiparsi davanti la spiaggia.

tornado turchiaIl moderato “gradiente termico verticale” della circolazione depressionaria, in fase di colmamento in quota, ha anche continuato a rinnovare condizioni d’instabilità ad evoluzione diurna fra i Balcani più meridionali, il nord della Grecia e la Turchia occidentale, dove nelle ore pomeridiane si sono generati imponenti addensamenti cumuliformi, specie in prossimità dei principali rilievi, che hanno dato origine a temporali, accompagnati da una vivace attività elettrica. I temporali di calore più forti sono nati in prossimità dei principali rilievi, grazie al “forcing” orografico che tende ad agevolare la formazione dei moti ascensionali che alimentano le nubi cumuliformi e i temporali, in presenza, nei medi e bassi strati, di una circolazione eolica piuttosto “lasca”.

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