Dopo aver risalito il settore occidentale del Pacifico tropicale, la tempesta tropicale “Kammuri”, nella giornata odierna, si è spinta sopra i 34° di latitudine nord, passando nel tratto di oceano ad est delle isole Izu. Fortunatamente, come indicato dalle ultime elaborazioni modellistiche (in particolare del modello statunitense GFS), la tempesta tropicale passerà a debita distanza dalle coste del Giappone, senza apportare effetti diretti sul paese del Sol Levante. In caso di un eventuale passaggio molto ravvicinato all’isola di Honshù “Kammuri” avrebbe potuto scaricare piogge molto intense, grazie all’enorme quantità di vapore acqueo tropicale presente attorno il suo nucleo centrale. Ma già a partire dalle prossime 12-24 ore la tropical storm, spingendosi oltre i 40° di latitudine nord, sopra acque superficiali che tenderanno a divenire sempre più fredde, comincerà rapidamente ad indebolirsi, perdendo gran parte del suo originale status tropicale, iniziando ad assumere caratteristiche “barocline”, caratteristiche per i cicloni extratropicali che si formano lungo le medio-alte latitudini. Nonostante l’indebolimento “Kammuri”, nel corso della giornata di domani, muovendosi progressivamente verso nord-nord/est, scorrerà in direzione del Pacifico nord-occidentale, transitando a largo delle isole Curili. Il sistema, malgrado l’allentamento dell’attività convettiva attorno il nucleo centrale, continuerà a presentare un intenso “gradiente barico orizzontale”, molto ristretto, e con un minimo barico centrale poco sotto i 980 hpa al suolo, localizzato in pieno oceano.
Si tratta di un valore piuttosto basso, capace di mantenere in azione una forte ventilazione, con una spiccata componente ciclonica, attorno il sistema depressionario, con venti medi sostenuti che supereranno picchi di oltre 80-90 km/h lungo il bordo orientale dei resti di “Kammamuri”, dove si posizioneranno i massimi di “gradiente” della tempesta. All’interno dell’area perturbata, facente capo a “Kammanuri”, le tempeste di vento prodotte dall’intenso “gradiente barico orizzontale” saranno in grado di sollevare un imponente moto ondoso, con onde che potranno raggiungere anche i 5-6 metri di altezza lungo il lato orientale della vecchia tempesta tropicale, lì dove agiranno gli intensi venti dai quadranti meridionali in mezzo al Pacifico nord-occidentale. I rimasugli della tropical storm “Kammamuri” si trasformeranno, entro la serata di domani, in un vortice ciclonico nella media troposfera, con un nocciolo freddo in quota di -20°C alla quota di 500 hpa, che verrà successivamente assorbito, nella giornata di mercoledì, da una più ampia goccia fredda, legata al “lobo siberiano” del vortice polare, con un nucleo gelido in quota fino a -40°C a 500 hpa, localizzata a ridosso dei monti Džugdžur (nel territorio di Chabarovsk), nell’estremo oriente russo, a nord-est dell’isola di Sahalin.
Questa profonda circolazione depressionaria a cuore gelido, attualmente posizionata col proprio perno sui territori dell’estremo oriente russo, affacciati al mar di Ohotsk, dovrebbe muoversi gradualmente verso est, inglobando i rimasugli di quello che fino a qualche giorno fa era la tempesta tropicale “Kammamuri”. Al contempo il rinvigorimento di questa vasta depressione fredda, capace di assorbire i resti dell’ex tempesta tropicale “Kammamuri”, causerà un progressivo abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale all’altezza del comparto siberiano orientale, rendendo il tempo piuttosto freddo, umido e molto instabile, con frequenti piogge fredde e nevicate fino a bassissima quota, fra il territorio di Chabarovsk e la penisola di Kamkatkia. Questa profonda circolazione depressionaria, caratterizzata in quota da un profondissimo minimo di geopotenziale (con un sensibile abbassamento di quota della superficie isobarica), attiverà un intenso “gradiente di geopotenziale” su buona parte del Pacifico nord-orientale che rafforzerà, temporaneamente, il ramo principale del “getto polare” che fuoriesce dalla Cina settentrionale e dalle coste dell’estremo oriente russo verso il Pacifico settentrionale.