“Il sole potrebbe essere la maggiore fonte di energia elettrica al 2050, davanti alle fonti fossili, all’eolico, l’idroelettrico e il nucleare”: questo secondo due report pubblicati oggi dalla International energy agency- Iea, l’Agenzia internazionale dell’energia, due ‘technology roadmap’. Secondo i due rapporti “i sistemi a solare fotovoltaico potrebbero generare fino al 16% dell’elettricita’ mondiale al 2050, mentre il solare termico da impianti a concentrazione potrebbero formire un ulteriore 11%”. Combinate, queste tecnologie solari “potrebbero prevenire l’emissione di oltre 6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica l’anno al 2050”, una quantita’ “maggiore di tutte le emissioni degli Stati Uniti legate alla produzione di energia o quasi tutte le attuali emissioni dirette del settore trasporti a livello mondiale”, precisa l’Iea. I due rapporti Iea – le ‘technology roadmap’ su ‘Solar photovoltaic energy’ e ‘Solar thermal electricity’ – sottolineano “l ruolo complementare”delle due tecnologie. “Con 137 GigaWatt di capacita’ installata a livello mondiale alla fine del 2013 e aggiungendo fino a 100 MegaWatt al giorno, il dispiegamento della tecnologia fotovoltaica finora e’ stato molto piu’ veloce rispetto a quello del solare termico per la produzione di elettricita’- spiega l’Iea- principalmente grazie a una imponente riduzione nei costi”. Anche nello scenario esaminato dall’Iea “fino al 2030 la maggior parte della crescita del solare giungera’ dal fotovoltaico”. Dopo il 2030, pero’, “le cose cambiano”: infatti “raggiungendo quote tra il 5% e il 15% della generazione annuale di elettricita’ il fotovoltaico inizia a perdere valore nei mercati all’ingrosso”. Ed e’ “proprio a questo punto che il dispiegamento su scala massiccia di tecnologie solari termiche per la produzione di elettricita’ decolleranno- segnala il rapporto Iea- grazie ai sistemi di accumulo termico realizzati negli impianti solari a concentrazione (Csp) che permettono la generazione di elettricita’ in corrispondenza dei picchi di domanda del tardo pomeriggio e della sera, integrando in tal modo la generazione fotovoltaica”. Il solare fotovoltaico si espande a livello globale, “con la Cina che e’ di gran lunga il Paese che guida la crescita”, segnala l’Iea, “seguita dagli Stati Uniti”. Oltre la meta’ della capacita’ totale “e’ situata nel punto di consumo finale, siano esse abitazioni, centri commerciali o industrie”. I sistemi solari termici per la produzione di elettricita’ invece “si espandono in aree molto assolate con cieli sereni, diventando cosi’ una grande opportunita’ per l’Africa, l’India, il Medio Oriente e gli Stati Uniti”. Il rapido decremento del costo dei pannelli e dei sistemi fotovoltaici negli ultimi anni “ha aperto nuove prospettive per l’utilizzo dell’energia solare quale fonte principale di elettricita’- dice la direttrice esecutiva dell’International energy agency Maria van der Hoeven- pero’, entrambe le tecnologie sono ad alta intensita’ di capitale: quasi tutte le spese sono fatte in anticipo”. E quindi, “abbassare il costo del capitale- sottolinea van der Hoeven- e’ di primaria importanza per realizzare la visione contenuta in queste roadmap”.