L’influenza, i vaccini e la prevenzione delle infezioni virali emergenti sono al centro del dibattito europeo che si svolge in questi giorni a Riga durante The Fifth ESWI influenza Conference. In questa occasione, Susanna Esposito, coordinatrice del Gruppo Vaccini della European Society for Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ESCMID) e Presidente della World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders (WAidid), ha illustrato lo stato di avanzamento delle linee guida europee per la vaccinazione dell’adulto e dell’anziano che vedono la partecipazione di ESCMID, WAidid e della European Union Geriatric Medicine Society (EUGMS).
“L’influenza ricorre ogni inverno – ha detto Esposito – ma ha un andamento imprevedibile e, ogni anno, impegna importanti risorse del SSN. Se ad esempio, lo scorso anno l’influenza è stata “lieve”, non si deve abbassare la guardia e bisogna arrivare preparati alla prossima stagione influenzale ricordando che la più efficace forma di prevenzione è la vaccinazione”.
Durante la stagione influenzale 2013-2014, come ogni anno, la curva epidemica ha raggiunto il picco all’inizio del mese di febbraio con un valore di incidenza pari a 6,6 casi per mille assistiti. coinvolgendo circa l’8% degli italiani, per un totale di circa 4.500.000 casi in totale (Fonte ISS).
In generale, in tutti i Paesi Europei la vaccinazione influenzale è raccomandata dalle autorità sanitarie negli anziani e nei pazienti di ogni età con malattie croniche (quali asma e malattie respiratorie croniche, cardiopatie, diabete e altre malattie metaboliche, insufficienza epatica o renale, malassorbimento, immunodeficienze, problematiche neurologiche che determinano difetti di deglutizione).
Inoltre, sempre più Paesi raccomandano ormai la vaccinazione influenzale anche nel bambino sano che frequenta la comunità scolastica.
Novità della prossima stagione 2014-2015 sarà l’avvio in tutta Europa, Italia inclusa, di studi clinici sull’efficacia dei nuovi vaccini influenzali quadrivalenti – già in commercio dallo scorso anno negli Stati Uniti – che, rispetto ai vaccini trivalenti attualmente sul mercato in Europa, hanno il vantaggio di offrire protezione contro due ceppi di virus influenzale B (il virus B della linea Victoria e quello della linea Yamagata). Inoltre, si svolgeranno ricerche per la migliore definizione dei correlati di protezione dei vaccini influenzali e per il tentativo di sviluppare un vaccino influenzale universale.
“L’Italia – continua Susanna Esposito – è un Paese all’avanguardia nella ricerca sull’influenza. Nel nostro Paese avremo a disposizione nell’ambito di studi clinici i vaccini influenzali quadrivalenti anche per i bambini dei primi anni di vita e parteciperemo alle ricerche internazionali volte a ottimizzare la prevenzione di una malattia che sembra banale ma che può, invece, essere causa di gravi complicanze”. Non solo influenza: la Conferenza di Riga è stata anche teatro di confronto internazionale fra esperti sulla prevenzione dell’Ebola.
Secondo dati OMS, sono oltre 2.000 le vittime accertate nel mondo e circa la metà di queste sono morte negli ultimi 30 giorni. Purtroppo misure quali il divieto di uscire di casa e i farmaci fino ad ora somministrati sembrano avere un’efficacia limitata. Ancora una volta il nostro Paese risulta tra quelli più avanti nella ricerca.
“Come annunciato nei giorni scorsi – ha precisato Susanna Esposito – l’azienda Okairos, che ha una parte dei suoi laboratori a Napoli e una sede a Roma, ha identificato una nuova tecnologia per sviluppare vaccini che impiegano adenovirus derivati da scimpanzè. Tali vaccini sono risultati sicuri e immunogenici in numerosi studi clinici con differenti tipi di antigene. Recentemente, il vaccino chad3EBO-Z, vaccino specifico contro l’Ebola, è stato impiegato in uno studio di fase 1 negli Stati Uniti con risultati estremamente incoraggianti nei macachi”.
Nel nostro Paese, il rischio ebola non è al momento un’emergenza, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda ai cittadini italiani il differimento di viaggi non urgenti e indispensabili verso i Paesi interessati dall’ epidemia.