Domani torna la Notte europea dei ricercatori, il grande evento promosso dalla Commissione europea per divulgare in maniera accattivante la cultura scientifica e le opportunita’ che le professioni della ricerca possono offrire. Dalla Norvegia a Israele, dal Portogallo alla Bulgaria, saranno piu’ di 300 le citta’ che vivranno questa grande festa della scienza, giunta alla nona edizione. Anche in Italia sono previste numerose iniziative in 23 citta’ che vedranno coinvolti decine di istituti di ricerca, universita’ e musei. ”Se l’Europa desidera mantenere la sua reputazione di eccellenza e conseguire l’obiettivo di investire il 3% del Pil dell’Ue in ricerca e sviluppo – afferma Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventu’ – allora bisogna formare un ulteriore milione di ricercatori. La Notte europea dei ricercatori e’ un evento unico per promuovere le carriere nel campo della ricerca e costituisce un esercizio vantaggioso per tutti, grazie al quale il pubblico impara cio’ che fanno realmente i ricercatori e perche’ il loro lavoro incide sulla nostra vita quotidiana”. La scorsa edizione ha visto la partecipazione di oltre un milione di persone di tutte le fasce di eta’. Quest’anno l’iniziativa ha beneficiato di un sostegno pari a 8 milioni di euro nell’ambito delle azioni Marie Sklodowska-Curie, che fanno parte del programma di ricerca dell’Ue Horizon 2020.