I primi rovesci di nevi hanno depositato i primi accumuli di neve anche più a sud, sui rilievi centrali, che durante il lungo periodo estivo sono rimasti completamente spogli, fin dalle alte quote. Nelle aree interessate dal recente innevamento nei prossimi giorni si determinerà anche un effetto “Albedo” significativo che contribuirà a far abbassare le temperature, favorendo l’avvento delle prime vere gelate anche al piano, soprattutto sulle aree più interne. L’ondata di freddo abbattutasi sull’Alaska settentrionale è stata causata dal passaggio di una profonda depressione extratropicale, facente capo al vortice polare, colma di aria gelida a tutte le quote, che dal mare di Beaufort si è spostata verso l’isola di Banks e Melville, in direzione del settore più occidentale dell’Arcipelago Artico canadese. Questo profondo ciclone extratropicale, a cuore gelido, riempito con aria molto fredda a tutte le quote della troposfera, presentava lungo il suo bordo meridionale e occidentale un intenso “gradiente barico orizzontale” che ha agevolato l’attivazione di forti venti burrascosi, da Ovest, O-NO e NO, che dal mare di Beaufort si sono rapidamente propagati alle coste settentrionali dell’Alaska. La forte ventilazione da O-NO e NO, che spirava con raffiche ad oltre gli 80 km/h nel settore post-frontale, ha convogliato una parte del blocco di aria molto fredda, di origine artica (aria gelida e pesante prodotta sopra la Calotta), presente nel mare di Beaufort, verso l’Alaska settentrionale e sul settore occidentale dell’Arcipelago Artico canadese, dove le temperature sono crollate sotto il muro dello “zero termico” a livello del mare, consentendo l’arrivo delle prime nevicate fino a quote pianeggianti.
Prime nevicate autunnali sulle coste settentrionali dell’Alaska, nei prossimi giorni una profonda depressione artica porterà la neve sulla Siberia orientale
MeteoWeb