Pur in presenza di un modesto promontorio anticiclonico nord-africano, che tende a stabilizzarsi e a consolidarsi sul bacino centrale del Mediterraneo, dove l’estate molto presto tornerà a dire la sua, il tempo continua a presentarsi ancora piuttosto instabile e inaffidabile su parte delle nostre regioni settentrionali, centrali, inclusa la Sardegna e parte del sud peninsulare. Sembrerebbe un paradosso, ma in certe situazioni la presenza di una figura anticiclonica non è sufficiente per garantire condizioni di piena stabilità, proprio come in questo caso. La presenza, nei bassi strati, di masse d’aria calde, ma altrettanto umide, in circolazione fra Baleari, mar di Sardegna, mar di Corsica e mar Ligure, trasportate da correnti dai quadranti meridionali, in scorrimento sotto un flusso portante prevalentemente occidentale in alta quota, sta alimentando un significativo “Wind Shear” che è all’origine di questa insolita fase d’instabilità che interessa soprattutto i settori più occidentali del nostro paese.
Difatti, questo “Shear” del vento, piuttosto pronunciato, soprattutto nell’area compresa tra le Baleari, il mar di Sardegna, il mar di Corsica e il mar Ligure, associandosi all’avvezione di umidità in atto nei bassi strati, all’interno del flusso pre-frontale attivo nei pressi del suolo, sta incentivando la formazione di annuvolamenti, a tratti anche piuttosto marcati, che sono all’origine delle piogge e dei rovesci sparsi che bagnano il Piemonte, l’ovest della Lombardia, parte della costa ligure e l’alta Toscana. A causa del “Wind Shear” e della presenza, nei bassi strati, di masse d’aria molto umide e calde, fra il golfo del Leone e il mar Ligure, è presente anche un’area di intensa attività convettiva che nelle prossime ore favorirà la formazione di diverse “Cellule temporalesche” marittime, e probabili più complessi “sistemi temporaleschi a mesoscala” che nella mattinata di domani, spinti dalle sostenute correnti occidentali dominanti in quota, raggiungeranno le coste dello spezzino, la Versilia e la riviera delle Apuane, fino al grossetano e livornese, scaricando su questi forti rovesci di pioggia, accompagnati da colpi di vento e attività elettrica.
A tratti questi fenomeni temporaleschi, provenienti dal mar Ligure, ancora caldo, potranno raggiungere le coste toscane, dalla Versilia al livornese, nel pieno della loro maturità, dando la stura a precipitazioni molto intense, caratterizzate da elevati indici di rain/rate. Parte di questi temporali riusciranno a penetrare verso l’entroterra della Toscana, scaricando forti rovesci e piogge acquazzoni, con indici di rain/rate molto elevati. L’origine marittima dei temporali dovrebbe far scaricare il grosso delle precipitazioni proprio lungo le aree costiere della Toscana centro-settentrionale. Ma piogge intense, e con buoni accumuli pluviometrici, sono previste anche nel resto della regione, dal pistoiese al fiorentino e l’aretino, dove potrebbero scapparci anche dei brevi nubifragi. Per un miglioramento significativo bisognerà attendere fino alla mattinata di sabato, con l’arrivo di ampie schiarite e spazi soleggiati, che dalle regioni di nord-ovest e dalla Liguria tenderanno ad estendersi al resto del nord e sulle regioni centrali, dove i cieli torneranno a spaziare dal parzialmente nuvoloso al poco nuvoloso.
Sabato solo fra Veneto, Friuli Venezia Giulia, e Romagna resisterà ancora una spiccata instabilità, che potrà dare origine a locali rovesci e piogge sparse, in lento e progressivo diradamento nel corso della serata successiva, con il progressivo avanzamento da ovest di schiarite e spazi di sereno sempre più ampi. Sul resto delle regioni, il consolidamento del promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale africana, inizierà a garantire una maggiore stabilità, con cieli poco nuvolosi o sereni e ampi spazi soleggiati, solo in parte sporcati da nubi residue, in formazione durante le ore pomeridiane sui rilievi più interni e aree pedemontane. Nel weekend l’elemento saliente sarà rappresentato dall’afflusso, soprattutto in quota, di aria sempre più calda e secca avvettata da un flusso meridionale attivo lungo il bordo occidentale del promontorio anticiclonico sub-tropicale africano, in fase di ulteriore consolidamento sul bacino centrale del mar Mediterraneo.