Come ripetiamo da sempre, le bufale hanno grosso un difetto: abituano il lettore a far prevalere il lato isterico-emotivo sul lato razionale, e dunque abbassano il quoziente intellettivo medio. La bufala fa leva sulla paura: della morte e delle malattie. Lo fa con una tecnica di suggestione, senza portare mai prove decisive per argomentare la propria teoria. Caso, questo, che si “sposa” alla perfezione con il nuovo appello dei sostenitori del “complotto”: attenzione alla sindrome di Morgellons, una malattia che sarebbe provocata dall’irrorazione indiscriminata delle cosiddette “scie chimiche” composte, secondo i complottisti, da più o meno tutti gli elementi del sistema periodico, in particolare silicio, alluminio e bario. Anche le analisi riportate sui siti o, ancor peggio, sulle pagine dei social network di codesti sostenitori indicano una certa concentrazione di alluminio e bario, come se il trovarli nell’aria, nell’acqua piovana (e nella neve), nella polvere oppure nel terreno, costituisse chissà quale stranezza! La realtà è che essi sono elementi diffusissimi sia in natura che in numerosissime attività umane, come edilizia ed industria. Ma su questo aspetto ci torneremo con uno specifico articolo.
Torniamo alla sindrome di Morgellons. Il mondo lo ha scoperto per la prima volta recentemente (nel 2002) quando la casalinga Mary Leitao, che aveva lavorato come tecnico di laboratorio di analisi in un ospedale prima del congedo per maternità, ha estratto da una postema suppurato su un labbro di suo figlio Andrew un sottile filo che assomigliava a piuma di un soffione. In breve tempo micro ferite sono comparse sull’intero corpo del bambino, emettendo filamenti strani di colore bianco, nero e rosso. Il bambino si è lamentato con la madre che “sotto la sua pelle si muovono scarabei”. La signora Leitao ascoltò il parere di ben otto medici. Tutti, all’unisono, dissero che il bambino era perfettamente sano e che “strani filamenti” che uscivano dal corpo erano semplicemente filamenti dell’abbigliamento che si erano attaccati alla ferita. D’altro canto, anche la comunità scientifica non ha rilevato alcuna fondatezza nelle teorie della Leitao e ha ricondotto i sintomi descritti a patologie già note, generalmente collegate a disturbi mentali, in particolare come una forma di parassitosi allucinatoria.
A tale proposito, nel tentativo di chiarire la questione, abbiamo voluto rivolgere due domande al Dott. Salvo Di Grazia, ginecologo, specializzato in fisiopatologia della riproduzione umana e colposcopia. “Da qualche anno – afferma il Dott. Di Grazia – mi interesso delle cosiddette medicine alternative scoprendo per puro caso un mondo nuovo che a quanto pare muove tanti interessi, più o meno leciti. Ma visto che ciarlatano è chiunque millanta capacità che non ha, studio tutta la cattiva medicina, anche quella che rischia di entrare nei nostri ospedali sotto forma di scienza ma che di questa non ha nulla. Mio malgrado sono diventato un divulgatore scientifico perché ho visto quanto bisogno vi sia di spiegare la scienza, la medicina e la pseudoscienza”.
Ma davvero può esserci collegamento tra scie chimiche, ciò che esse eventualmente contengono e la sindrome di Morgellons?
Insomma, dal punto di vista medico, la Sindrome di Morgellons è una variante “moderna” di psicosi già conosciute. Che poi sia legata al fenomeno (ormai leggendario) delle cosiddette “scie chimiche” è soltanto una delle tante visioni complottistiche che si ritrovano sul web. Non vi è nessuno studio scientifico (serio) che metta in dubbio l’origine “umana” e psicologica del fenomeno. In parole povere… altra “aria fritta con contorno di bufala e grana” !