Inondazioni, frane, terremoti, ma anche pesca di frodo e sorveglianza delle frontiere: sono i campi in cui interviene la tecnologia spaziale per ridurre i costi e i rischi. I dati li snocciola il presidente dell’agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, che non ci sta a vedere come “impalpabili” i benefici che derivano dalle infrastrutture di oltre atmosfera. “Lo spazio crea ricchezza: aumentare del 5/10% la capacita’ di predizione meteorologica porta a una riduzione dei costi compresa tra 250 e 800 miliardi di dollari ogni anno”, spiega Battiston. E ancora: “La Norvegia ha stimato risparmi tra i 3 e i 15 milioni di corone per le assicurazioni legate agli effetti delle inondazioni”. Idem per i terremoti e altre calamita’. “È in atto un formidabile processo economico”, sostiene Battiston in apertura dell’incontro ‘Copernicus per l’ambiente e la sicurezza umana’, organizzato nella sede Asi di Tor Vergata. I dati spaziali “sono insostituibili”, spiega il direttore generale dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Jean-Jacques Dordain, e Copernicus, che “ha tanti papa'” e “rappresenta a pieno il collegamento tra cittadini e spazio“. Basti pensare agli aspetti della vita quotidiana, insiste Battiston, “come il costo sempre piu’ basso per le reti telefoniche. Quando si parla di ‘ritorno’ per i cittadini vanno considerati tutti questi aspetti e tutti questi vantaggi. E non pensare solo a quanto sono costati gli investimenti”.