Tubercolosi: diagnosi rapida con l’esame della saliva

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Ideato un “test della saliva” per la diagnosi rapida della tubercolosi: il campione di saliva (o meglio di espettorato prodotto con un colpo di tosse) viene analizzato con avanzatissime tecniche di genomica alla ricerca del Dna del batterio responsabile della malattia. Si mappa il Dna dell’intera popolazione di microrganismi presenti nella saliva raccolta (tecnica detta di metagenomica). Il test e’ stato sperimentato per ora su otto campioni di espettorato (materiale muco-salivare emesso mediante un colpo di tosse) e i risultati sono stati resi noti sulla rivista PeerJ. Lo studio e’ stato coordinato da Mark Pallen della Warwick Medical School in Inghilterra e da Martin Antonio della unita’ africana con sede nel Gambia del UK Medical Research Council (MRC). Il test attualmente in uso per diagnosticare un’infezione anche latente del micobatterio della tubercolosi e’ la ‘tubercolina’, la cui invenzione risale alla fine dell’800. Ma si tratta di un test lento e pieno di svantaggi che si tenta di mandare in pensione soppiantandolo con approcci piu’ innovativi. Uno di questi potrebbe essere rappresentato appunto dalla metagenomica che non e’ altro che un’analisi del Dna a tappeto fatta su tutta una popolazione di microrganismi di diverse specie coabitanti lo stesso ambiente, ad esempio la saliva. Da tutti i Dna rintracciati con la metagenomica si risale all’eventuale presenza nel campione in esame del Dna del microrganismo responsabile della tubercolosi. Gli esperti hanno per ora testato la fattibilita’ di questo esame dello ”sputo” su otto soggetti in Gambia. Il vantaggio di questo test e’ che, trattandosi di un’indagine genetica, svela anche il ceppo di TBC eventualmente presente, distinguendo i ceppi farmaco-resistenti e consentendo terapie mirate. Il test ha inoltre il vantaggio di dare risposte rapide nell’arco di 1-2 giorni al massimo.

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