Non accenna a fermarsi l’ondata di maltempo che ha colpito negli ultimi quattro giorni la regione indiana del Kashmir. Sono salite ad almeno 28 le vittime degli allagamenti e delle frane nella zona. Tra i morti ci sono due passeggeri di un autobus travolto ieri da un torrente in piena. A bordo del veicolo viaggiavano oltre 50 ospiti di ritorno da un matrimonio: quattro persone sono riuscite a raggiungere la riva a nuoto, mentre sono ancora in corso le ricerche degli altri passeggeri. Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case a causa delle piogge e allagamenti, considerati i peggiori da 22 anni. In molte zone sono stati interrotti i collegamenti telefonici e le forniture di energia elettrica.
Almeno 100 villaggi nella valle del Kashmir sono stati allagati da laghi e fiumi in piena, tra cui il fiume Jhelum, le cui acque hanno superato di 2 metri il livello di pericolo. Gli allagamenti hanno interessato anche alcune parti di Srinagar, la principale città della regione. Intanto le autorità locali hanno chiesto al governo federale aiuto nelle operazioni di soccorso. Nella regione sono arrivati almeno 300 soccorritori della Forza nazionale di risposta ai disastri, mentre il governo locale ha allestito rifugi e destinato 200 milioni di rupie agli aiuti per gli sfollati.