L’uragano Gonzalo continua a muoversi minacciosamente nell’oceano Atlantico verso l’Europa: ha raggiunto l’isola di Terranova, lembo più orientale del Canada, e nella serata di domani, lunedì 20 ottobre, raggiungerà l’Europa precisamente sulle isole Britanniche. Quello che succederà dopo è una grande incognita. La tempesta, seppur indebolita ma ancora molto intensa, si continuerà a muovere verso est, dividendosi in due parti: una raggiungerà la penisola Scandinava, l’altra si muoverà verso l’Italia e i Balcani.
Questo secondo lembo di Gonzalo, secondo gli ultimi aggiornamenti di domenica mattina, potrebbe dirigersi direttamente sui Balcani, appena oltre l’Adriatico: in questo caso l’Italia risentirebbe comunque dei suoi effetti con venti tesi da nord/ovest, temperature in netto calo dopo il caldo che continuerà fino a martedì 21, e anche qualche fenomeno di maltempo al centro/sud con piogge e temporali. Ovviamente è uno scenario molto più “soft”, in termini di maltempo, rispetto a quanto si poteva prospettare nei giorni scorsi quando la traiettoria della tempesta era più occidentale, direttamente sull’Italia.
Ovviamente bisogna attendere ancora per capire quale sarà il reale percorso intrapreso da Gonzalo una volta raggiunta l’Europa centrale: non è un episodio che capita tutti i giorni, ed è quindi normale che per saperlo “leggere” nel modo migliore possibile, i modelli devono elaborare dati particolarmente approfonditi e la previsione si potrà considerare pienamente affidabile solo poche ore prima dell’evento. Chi pensava di poter individuare i dettagli di un peggioramento così delicato, con tanti giorni d’anticipo, evidentemente non ha chiare le regole basilari della meteorologia, una scienza inesatta per definizione e così tanto suggestiva e affascinante proprio per la sua caratteristica di imprecisione. Aspettiamo ancora, quindi, per esprimere le definitive “sentenze” sull’evoluzione meteorologica della settimana entrante, senza dimenticare che fino a pochi giorni fa, quando ancora l’uragano Gonzalo non era neanche nato nel cuore dell’oceano Atlantico, le previsioni meteo per i prossimi giorni del mese di ottobre disegnavano un anticiclone infinito sull’Italia, senza alcun peggioramento, senza alcun calo termico, ma con un infinito periodo di sole e caldo che non si sarebbe interrotto fino alla fine del mese. Poi è arrivato Gonzalo, un mostro che ha raggiunto la 4^ categoria sulla scala Saffir-Simpson a ridosso dell’arcipelago delle Bermuda e che domani arriverà in Europa, a rimescolare le carte ed “accendere” l’evoluzione meteorologica anche per quello che sembrava un periodo assolutamente monotono e ancora una volta tipicamente estivo. Se colpirà in pieno l’Italia o la sfiorerà soltanto, comunque merita ogni tipo di attenzione per la sua tenacia che lo porterà a superare molti record storici relativamente alla longevità e alla traiettoria di una tempesta tropicale oceanica che dall’Atlantico arriva in Europa senza fermarsi alle isole Britanniche.