L’alluvione e il fango non fermano il Festival della Scienza di Genova

MeteoWeb

Genova e i genovesi si stanno facendo forza e cercano in tutti i modi, anche questa volta, dopo 3 anni dall’ultima alluvione, di ripartire da quel fango che non si attacca solo alle case, alle strade. Un fango che rimane dentro per anni e anni. La città è vittima inconsapevole del cambiamento climatico e delle responsabilità dell’uomo e per rinascere si può e si dovrà in futuro utilizzare la scienza. Quale occasione migliore, allora, del Festival della Scienza che da dodici anni viene organizzato proprio nel capoluogo ligure. In programma dal 24 ottobre al 2 novembre, il Festival è una delle più importanti manifestazioni di divulgazione scientifica in Italia e ha guadagnato negli anni credibilità anche all’estero. Il programma è stato presentato oggi a Roma, presso l’Ambasciata di Francia, come paese ospite del Festival.

Sembrerà fatto di proposito ma la scelta del tema di quest’anno è puramente casuale: è il tempo, non solo quello cronologico, ma anche quello meteorologico. L’attenzione degli organizzatori si è spostata sicuramente sulla tematica del cambiamento climatico e dell’ambiente. Durante la conferenza stampa è intervenuta telefonicamente l’assessore alla Cultura di Genova, Carla Sibilla: “La città è stata colpita in un punto specifico. Buona parte del centro storico è pienamente funzionate e i luoghi del Festival non hanno subito danni”. L’assessore ha detto che “il Festival sarà l’occasione per ripartire. Il tema che ci preme di più è quello del cambiamento climatico. Faremo vedere che la città è aperta e accoglieremo tutti nel migliore dei modi. Per noi si tratta del rilancio della città”.

Si tratta si una manifestazione importante: 300 eventi, tra conferenze mostre laboratori e installazioni, 500 giovani animatori scientifici che accompagneranno gli oltre 200mila visitatori attesi, 75 i luoghi del Festival in tutta la città, centinaia i giornalisti e divulgatori. Manuela Arata, presidente del Festival , ha specificato che “non abbiamo difficoltà dirette. E’ l’occasione per tirare su la testa e tornare a brillare attraverso la scienza”.

Ideato e organizzato dall’Associazione Festival della Scienza, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il sostegno istituzionale di Regione Liguria, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e la partnership di Telecom Italia, il festival verrà inaugurati dal Nobel per la Fisica Serge Haroche. Nel corso delle conferenze, tra gli ospiti nazionali e internazionali, il matematico e presidente dell’European Research Council Jean-Pierre Bourguignon, il fisico Carlo Rovelli, il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Giovanni Bignami, il presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica Massimo Inguscio, il giornalista e divulgatore David Quammen.

L’Inaf, partner scientifico della manifestazione da anni, sarà presente a Genova con un’installazione molto particolare. L’artista Mauro Benetti trasformerà davanti agli occhi dei visitatoti del Festival la cupola metallica del planetario in un fluorescente paesaggio lunare nel secondo cortile di Palazzo Ducale. All’interno grazie alla tecnologia digitale sarà possibile esplorare l’Universo nello spazio e nel tempo sorvolando da vicino i pianeti del Sistema Solare, le nebulose, le galassie e i buchi neri. L’Istituto Nazionale di Astrofisica sarà rappresentato anche da Bignami, il quale, il 31 ottobre alle ore 21, terrà una conferenza/spettacolo sull’affascinante tema dei viaggi nello spazio e della freccia del tempo, dal passato al futuro.

Condividi