”Siamo davvero molto soddisfatti della scelta fatta dall’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma che ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la Fisica di quest’anno agli scopritori del LED (Light Emitting Diode) a luce Blu. Significa, per noi che lavoriamo tutti i giorni ad espandere e superare quelle scoperte, un incoraggiamento e la conferma di essere su una strada importante non solo in campo scientifico ma anche per la vita di tutti noi”. Lo ha detto all’AGI Michele Muccini, direttore dell’Istituto dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr di Bologna. “Le tecnologie dei Led hanno davanti a loro un potenziale di sviluppo straordinario e rivoluzionario – spiega Muccini – al punto che ormai sono sempre di piu’ i progetti di ricerca che hanno come obiettivo il superamento delle stesse scoperte effettuate dai tre fisici premiati oggi a Stoccolma”. Si tratta di progetti di ricerca che puntano a rendere flessibili e piu’ economici i Led e le piattaforme su cui vengono applicati. “Proprio nei mesi scorsi – racconta – abbiamo vinto un progetto europeo del valore complessivo di otto milioni di euro che punta a cambiare il concetto stesso di lampadina e vuole trasferire i punti di illuminazione su delle superfici che si possono adattare alla struttura architettonica dei palazzi o delle abitazioni”. La tecnologia a Led ha anche un forte impatto sul risparmio energetico e sulla produzione di energia. ”In media con l’utilizzo dei Led si arriva a risparmi dell’ordine del 50-60 per cento di energia, e tutti noi sappiamo quanto sia elevata la quota di energia elettrica che viene consumata per l’illuminazione. La diffusione dei Led puo’ dare un grande contributo al risparmio energetico”. A frenare ancora il pieno sviluppo e la piena diffusione della tecnologia a Led sono pero’ i costi ancora troppo elevati degli impianti. “Il punto – spiega Muccini e’ infatti quello di arrivare a istallare Led su supporti diversi da quelli su cui vengono attualmente realizzati e di piu’ facile fabbricazione, come per esempio i materiali organici e, in particolare le plastiche. Con queste nuove tecnologie si abbatteranno anche i costi di produzione”.