L’eccesso di colesterolo nel sangue potrebbe essere collegato al danneggiamento della valvola aortica. La predisposizione genetica a livelli elevati colesterolo cattivo nel sangue potrebbe essere collegata alla possibilità di sviluppare alterazioni a carico della valvola aortica del cuore. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of The America Medical Association. Tale predisposizione genetica, alla luce dei più recenti dati raccolti e analizzati, ha dimostrato che, oltre ad essere un rischio per infarti e altre malattie a livello vascolare, è anche collegata all’ostruzione della valvola aortica, patologia molto comune soprattutto nei soggetti anziani.
Spesso, nella fase iniziale, questo problema non presenta sintomi, mentre più avanti si possono presentare mancanza di respiro, perdita di conoscenza, dolore al petto, e il cuore può arrivare a non pompare bene il sangue. Se non si interviene in tempo con un adeguato intervento chirurgico, la prognosi non è delle più positive: essendo una patologia degenerativa, in tre anni può anche portare alla morte.
Per questo motivo i ricercatori pongono oggi l’attenzione sull’aspetto della prevenzione, che potrebbe essere praticata proprio intervenendo sui livelli di colesterolo nel sangue. Saranno i progressi negli studi a dimostrare se trattare per tempo l’ipercolesterolemia possa realmente costituire un antidoto contro una patologia come quella che colpisce la valvola aortica.