Circa il 10% delle persone che ogni anno si ammalano di tumore ha eta’ inferiore ai 35 anni. Per preservare la loro fertilita’ e, allo stesso tempo, incentivare le donazioni di ovociti di cui molte coppie sterili necessitano, e’ stata lanciata oggi l’iniziativa che prevede la possibilita’, a chi dona, di conservare anche i propri gameti criocongelati per eventuali necessita’ future. A promuoverla il Centro Medicina della Riproduzione European Hospital, in occasione del Convegno internazionale sulla Preservazione della Fertilita’, in cui alcuni tra i piu’ importanti esperti internazionali in materia hanno fatto il punto sul Social freezing, ovvero il congelamento ovocitario in donne che non hanno ancora programmato di avere una gravidanza. “La preservazione della fertilita’ in pazienti oncologici si e’ dimostrata efficace nell’aumentare le percentuali di gravidanza e nel migliorare la qualita’ di vita”, afferma Greco, direttore responsabile del centro European Hospital. “In Italia – prosegue – non esiste pero’ ancora una idonea mentalita’, nonostante la sicurezza e l’efficacia delle recenti tecniche di stimolazione e crioconservazione”. Cosi’ come manca ancora la cultura del dono dei gameti, “al punto che molti centri sono costretti a rifornirsi all’estero”. Di qui l’idea di incentivare la crioconservazione di ovociti, in cambio di donazioni. “Crediamo in questa maniera di ottenere un duplice scopo socialmente importante – conclude Greco – preservare nelle donne giovani la fertilita’ e ridare la possibilita’ di avere un figlio a chi non puo’ piu'”
Salute: il 10% tumori riguarda under 35, spesso compromette la fertilità
