Alluvione del 1966 a Firenze: corona d’alloro nell’Arno in ricordo 35 vittime

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disastri ALLUVIONE A FIRENZEMartedi’ prossimo cade il 48/mo anniversario della tragica alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, che devasto’ la citta’ e fece 35 le vittime, tra cui due bambini. In loro ricordo una corona d’alloro del Comune di Firenze sara’ lanciata in Arno. L’alluvione sara’ ricordata anche lunedi’ in apertura della seduta del Consiglio comunale dove interverranno Erasmo D’Angelis, capo struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, e Gaia Checcucci, segretario dell’Autorita’ di bacino dell’Arno.

disastri alluvione firenzeIl 4 novembre il via alle cerimonie – organizzate dall’associazione Firenze promuove e dalla Presidenza del Consiglio comunale di Firenze – alle 11 all’Oratorio della Madonna delle Grazie, in lungarno Diaz, con la celebrazione della Santa Messa in memoria delle 35 vittime ai piedi della Madonna che anticamente era posta su una delle celle del Ponte alle Grazie per proteggere la citta’ dalle alluvioni. Presiedera’ la funzione religiosa mons.Giancarlo Corti, vicario del vescovo per la carita’ e proposto della Cattedrale. Al termine della funzione, intorno alle 11,40 un corteo, aperto dal Gonfalone del Comune, presente per la prima volta alla cerimonia, si muovera’ verso il ponte alle Grazie da dove il presidente di Firenze Promuove Franco Mariani e la presidente del Consiglio comunale Caterina Biti lanceranno in Arno, dopo la benedizione del fiume, la corona d’alloro. “Ancora una volta – spiega Mariani – ricordiamo queste 35 vittime di cui fino a 8 anni fa, eccetto tre o quattro nominativi, nessuno conosceva nome e cognome. Ora, grazie al documento ufficiale del 1966 della prefettura, che abbiamo recuperato e pubblicato nel quarantennale, abbiamo dato non solo un volto a queste persone, ma soprattutto abbiamo fatto sapere come sono morte. Per 30 anni nessuno si e’ ricordato di loro. Ancora oggi, a quasi 50 anni, non esiste una lapide o un monumento che li ricordi, a differenza invece di altri tragici eventi cittadini. C’e’ un monumento per gli Angeli del fango, ma per le vittime no”. “Auspico che siano in molti, tra i consiglieri comunali, a partecipare alla cerimonia – ha detto Caterina Biti -. Si tratta di un momento importante di ricordo per tutta la citta’. Un ricordo che deve sempre essere vivo, non solo per la memoria delle vittime, ma anche per la ferita che Firenze subi’ con l’alluvione”.

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