Il 4 novembre di 20 anni fa il Piemonte fu travolto da un’alluvione che provoco’ la morte di 70 persone, 2.226 sfollati, danni incalcolabili in 780 comuni delle province di Cuneo, Asti e Alessandria, oltre che del Torinese e del Biellese. A ricordarlo oggi, in apertura di seduta, il Consiglio regionale con un minuto di silenzio. La commemorazione e’ stata preceduta dal discorso del presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, che ha ripercorso quei tragici eventi seguiti all’esondazione dei fiumi Po, Tanaro, Bormida, Belbo e alcuni loro affluenti. “Nel 1994 – ha detto Laus -non si parlava ancora di codici di gravita’ e di unita’ di crisi, come invece accade oggi, ma proprio a seguito di quegli eventi il Piemonte ha conosciuto il processo di realizzazione dell’attuale sistema di Protezione civile regionale, che comprende, tra l’altro, attivita’ di previsione delle calamita’ per la difesa del suolo. Passi avanti sono stati fatti nella direzione della sicurezza, ma non ancora abbastanza per permetterci di abbassare la guardia”. “Cio’ che e’ accaduto in Piemonte – ha aggiunto Laus – e che, sfortunatamente, continua ad accadere anche in altre aree del territorio nazionale, deve spronare tutti noi verso una sempre maggiore consapevolezza del rischio idrogeologico, affinche’ si mettano in atto adeguate misure di prevenzione, tali da scongiurare eventi drammatici di cosi’ grave entita’. Nella ricorrenza di questo tragico anniversario, vogliamo ricordare coloro che hanno perso la vita e alle loro famiglie rivolgiamo, oggi come allora, un pensiero di vicinanza e di solidarieta'”. Un grazie anche e’ stato rivolto “agli operatori della Protezione Civile del Piemonte, delle Forze dell’Ordine, delle Forze Armate, del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale, della Croce Rossa, nonche’ a tutti i volontari, che, senza risparmio di energie e con grande professionalita’, si sono prodigati sul nostro territorio”. Intanto l’androne di Palazzo Lascaris ospita la mostra fotografica con le istantanee di dieci fotografi che all’epoca ritrassero la sciagura. L’esposizione sara’ trasferita ad Alba dal 5 all’8 novembre e, fra novembre e dicembre, ad Asti, Alessandria, Castagnole delle Lanze, Farigliano, Pino d’Asti, Ceva e Lisio. Nel 2015 sara’ a San Sebastiano Po, Pray, San Martino Alfieri, Front, Diano d’Alba, Cortemilia, Centallo, Rivoli e Condove.