Sul tappeto il tema delle barriere sommerse, strutture che in determinate condizioni ambientali favoriscono la nascita di un habitat nel quale molte specie trovano riparo e protezione. Un vantaggio sia sotto il profilo biologico – diventano spesso zone di produzione e di concentrazione di specie anche d’interesse commerciale – che ludico, poiché una barriera diventa un luogo d’immersioni subacquee con ricadute economiche anche di rilievo. Una barriera artificiale può essere costruita dall’uomo o essere il risultato di un incidente, come nel caso della piattaforma Paguro in Adriatico o della superpetroliera Haven davanti ad Arenzano, in ogni caso, quando sono progettate appositamente, le barriere sommerse hanno un costo ragguardevole sia di costruzione che di posizionamento.
Barriere artificiali al Giglio: biologi ed esperti ambientali a confronto
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