Devastanti tornado F2 nel Salento: Torricella, Ginosa e Castellaneta in ginocchio, le FOTO del disastro

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Stamattina all’alba, intorno alle ore 06:00, il maltempo s’è abbattuto duramente sul Salento con venti superiori ai 100km/h e piogge torrenziali. A Lecce le raffiche più forti hanno sfiorato i 70km/h, Gallipoli ha raggiunto gli 85km/h con una forte mareggiata e pioggia torrenziale, ma la zona più colpita è stata quella meridionale della provincia di Taranto e in modo particolare la zona di Torricella, dove s’è abbattuto un violento tornado almeno F2 sulla Scala Fujita con raffiche di vento superiori ai 180km/h. Il tornado è arrivato dal mare, dal Golfo di Taranto, e ha colpito prima di tutto la località balneare di Torre Ovo, frazione del comune di Torricella, colpendo anche la Torre Saracena, per poi addentrarsi nell’entroterra verso Monacizzo, un’altra frazione di Torricella, e giungendo infine a ridosso del centro abitato principale. I danni sono stati gravissimi: case scoperchiate, alberi secolari sradicati, capannoni distrutti.

Tornado devastante a Torricella (Taranto), le drammatiche immagini [VIDEO]

Un altro tornado altrettanto violento ha colpito la zona di Castellaneta Marina e Ginosa Marina, dall’altro lato della provincia di Taranto, anche qui con alberi sradicati e altri invece piegati dalla forza del vento. Numerosi anche gli allagamenti. Vigili urbani e vigili del fuoco sono al lavoro per i primi interventi, mentre si sta verificando se persone siano state coinvolte dal fenomeno meteo. Anche in questo caso il tornado è arrivato sul mare e ha poi scaricato tutta la sua forza devastante sulla fascia orientale della provincia di Taranto. “Lo scenario in cui ci siamo imbattuti – commenta Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Taranto – e’ incredibile. Solo tra i comuni di Sava e Fragagnano la tromba d’aria ha sradicato oltre 200 ulivi monumentali. Abbiamo iniziato la conta dei danni che certamente interesseranno uliveti, vigneti e ortaggi“. Oltre alla tromba d’aria si e’ abbattuto nell’area tra Ginosa e Castellaneta un nubifragio associato a una violenta grandinata che ha strappato reti e tendoni, abbattuto vigneti e scoperchiato i capannoni, con particolare violenza nelle contrade Tartaretta, Scapati, Carabella, Picaro Grande.

La Coldiretti Taranto ha gia’ inviato un telegramma all’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentare con il quale ha chiesto sopralluoghi urgenti. La Protezione civile regionale sta tenendo sotto controllo la situazione nell’arco ionico tarantino e in particolare nella zona di Ginosa, dove da questa mattina sono in corso eventi meteorologici che hanno causato alcuni danni alle abitazioni, alle strutture e alle reti, che, stando ai primi rapporti, non sono considerati gravi e non mettono in pericolo vite umane. “Abbiamo allertato per tempo i Comuni – ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione civile Guglielmo Minervinie il COC, il centro di coordinamento comunale di Ginosa si e’ subito insediato, monitorando danni e curando gli interventi di soccorso con le forze dell’ordine e i volontari. I primi interventi di ripristino potranno essere affrontati anche grazie alle risorse rese disponibili nell’ultima variazione di bilancio approvata lunedi’. Sono in continuo contatto con il sindaco – ha concluso Minervini – mentre i responsabili del servizio Protezione civile si stanno recando sul posto“.

Si ripete, quindi, il disastro che esattamente una settimana fa aveva colpito la Sicilia orientale, con due tornado altrettanto devastanti in Sicilia, uno a Catania e uno ad Acireale. Era mercoledì 5 novembre e i due tornado arrivavano dal mar Jonio e colpivano con violenza una fascia costiera per poi esaurirsi a poche centinaia di metri nell’entroterra, senza però passare indenni ma lasciando una scia di distruzione. Proprio come oggi nel Salento.

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