Ebola preoccupa ma gli specialisti della Simit (Societa’ Italiana di malattie Infettive e Tropicali), per bocca del Presidente Massimo Andreoni rassicurano sul caso, peraltro non escluso mai nei precedenti appelli. Il medico di Emergency, fanno notare gli infettivologi, non ha avuto alcun problema durante il viaggio, compiuto all’interno di una speciale barella isolata avio-trasportabile. Anche l’ambulanza e’ stata appositamente equipaggiata in biocontenimento. Il trasbordo del paziente dalla barella aviotrasportabile a quella dell’ambulanza e’ avvenuto anch’esso in stato di completo isolamento. Relativamente al primo caso di Ebola in Italia, – precisa il Prof. Massimo Andreoni, presidente della SIMIT (Societa’ Italiana di malattie Infettive e Tropicali) – e’ accaduto quanto era stato piu’ volte ipotizzato: l’arrivo di un operatore sanitario che si e’ ammalato in uno dei paesi in cui e’ presente attualmente l’epidemia. Sicuramente, cosi’ come e’ accaduto non solo in USA e Spagna, ma anche in due stati africani quali Nigeria e Senegal, l’Italia ha tutte le attrezzature e competenze necessarie per trattare al meglio il singolo caso e per evitare la propagazione dell’infezione. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, d’intesa con il presidente del Consiglio, i ministri della Difesa, degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale e dell’Interno, ha dato disposizioni immediate per organizzare il trasferimento e il trattamento del medico italiano E l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e’ pronto da tempo ad accogliere eventali casi accertati di pazienti colpiti. Sono operatori addestratisi in questi mesi, i medici e il personale sanitario sono pronti per dare tutta l’assistenza necessaria – conclude Andreoni – Dal trasporto con un’ambulanza ad alto isolamentio alle cure. I medici che cureranno il malato si chiamano Emanuele Nicastri e Nicola Petrosillo, che e’ l’infettivologo responsabile dell’unita’ di crisi.