Ebola, il ministro Lorenzin: “Italia all’avanguardia per gestione rischio”

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ebola medico italiano8“Il sistema sanitario italiano è all’avanguardia per la gestione del rischio infettivo e possiede una struttura composta da numerose Unità Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) e numerosi ‘device’ per scoprire e delimitare in tempi utili infezioni batteriche e non solo”: questo un passo del messaggio inviato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al secondo Congresso nazionale sulla biosicurezza cominciato stamani ad Assisi. Il simposio affronta gli aspetti clinici e le strategie organizzative delle principali epidemie mondiali, con una particolare attenzione al virus Ebola. Sono presenti al convegno anche i medici dell’Aeronautica militare che hanno trasportato il medico italiano affetto da Ebola dall’ospedale di Emergency in Sierra Leone a Roma. Nel suo messaggio, Lorenzin, “per fare chiarezza a beneficio dei cittadini”, sottolinea che “le informazioni scientifiche disponibili evidenziano che il virus si trasmette nella popolazione umana attraverso lo stretto contatto con sangue, secrezioni, tessuti, organi o fluidi corporei di animali infetti, sangue o altri liquidi o materiali biologici dei soggetti malati. La trasmissione del virus – aggiunge – può avvenire anche manipolando oggetti contaminati con sangue o altri liquidi biologici e le probabilità di trasmissione del virus cambiano, quindi, nel corso della malattia con l’evolversi delle manifestazioni cliniche”. Per questo motivo, sottolinea ancora il ministro della Salute, “sono previsti sia l’isolamento del paziente che l’uso di dispositivi di protezione per gli operatori che li assistono”. “Solo l’utilizzo di specifici programmi e di dispositivi di protezione individuale – conclude Lorenzin – annullano il rischio di contagio ed è fondamentale che i professionisti che lavorano nei posti colpiti dal virus abbiano le risorse necessarie per fare assistenza senza rischio di contagio”.

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