Emergenza Ebola: Unicef intensifica gli sforzi per prevenire nuovi focolai

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A seguito dell’insorgere di nuovi casi di ebola in Mali e del costante aumento dei casi registrati in Sierra Leone, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) sta intensificando gli sforzi per aiutare gli altri paesi dell’Africa occidentale a prevenire potenziali focolai dell’epidemia. “I nuovi casi riscontrati in Mali ci ricordano che nessun paese della regione e’ immune dall’ebola”, ha dichiarato Manuel Fontaine, direttore regionale dell’Unicef per l’Africa occidentale e centrale. “Non possiamo aspettare che si verifichino nuovi casi nei paesi a rischio prima di agire. Dobbiamo aiutare le comunita’ oggi a prepararsi per eventuali nuovi casi, in qualunque momento e ovunque essi si verifichino”, ha aggiunto Fontaine, secondo quanto riferisce una nota dell’Unicef. Negli ultimi mesi l’agenzia dell’Onu ha lavorato a stretto contatto con i governi di tutti i paesi dell’Africa occidentale e centrale per rivedere i loro piani di prevenzione. Nei 13 paesi piu’ a rischio, in particolare, le attivita’ di prevenzione si sono concentrate sulla diffusione di informazioni salva-vita e sulla fornitura di materiali di consumo, quali materassi, sapone, candeggina, secchi, termometri laser, guanti, pacchetti per le malattie diarroiche, siringhe, teloni e tende.  In Mali un Centro di trattamento dell’ebola e’ gia’ operativo a Bamako, mentre le altre strutture sanitarie, soprattutto nelle zone di confine, sono state dotate di servizi idrici e igienico-sanitari. Nella capitale Bamako 77 stazioni degli autobus sono state dotate di materiali igienici. In Costa d’Avorio, che confina con la Guinea, la Liberia e il Mali, sono in corso campagne di informazione di massa, mentre gli assistenti sociali nelle comunita’ stanno portando avanti campagne d’informazione porta a porta per promuovere comportamenti sani. In Guinea Bissau circa 10 mila operatori sanitari, insegnanti e opinion leader riceveranno informazioni circa l’ebola, mentre in Benin circa 50 stazioni radio locali stanno trasmettendo messaggi in 8 lingue principali, nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione presso le comunita’ portata avanti da oltre 2 mila promotori della salute.

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