Il gelo ora diventa siderale in gran parte della Siberia centro-occidentale, come del resto c’era da aspettarsi. In questi giorni il polo del gelo si è spostato ad ovest della Repubblica di Jacuzia, stabilendosi fra l’altopiano della Siberia centrale e il settore più orientale del bassopiano della Siberia occidentale. Proprio qui i termometri, grazie all’intenso effetto “Albedo” che si è sommato al forte irraggiamento notturno e all’afflusso in quota di un nocciolo di aria gelida (isoterme sotto i -40°C a 5100 metri) legata al “lobo siberiano”, sono sprofondati sotto il fatidico muro dei -49°C -50°C. Dopo i -50.6°C raggiunti dalla stazione di Kellog, in queste ore un picco di ben -51°C è stato raggiunto dalla stazione di Tugoncani, dove il rasserenamento del cielo e la totale calma di vento hanno permesso al termometro di sfondare, per la prima volta dall’inizio dell’autunno, la soglia dei primi -51°C a bassa quota in tutto l’emisfero boreale.
Si tratta di un valore davvero notevole per Novembre, ed evidenzia la portata dell’intenso raffreddamento che negli ultimi giorni ha interessato le vaste aree continentali della Siberia centro-occidentale, raggiunte dal vasto blocco di aria gelida (isoterme fino a -25°C a 1300 metri), artico continentale, scivolata lungo il bordo occidentale della circolazione depressionaria gelida facente capo al “lobo siberiano”. Anche nei prossimi giorni, grazie alle abbondanti nevicate cadute nelle ultime settimane, il polo del grande gelo rimarrà radicato proprio sull’altopiano della Siberia centrale, dove i termometri torneranno a sfondare il fatidico muro dei -50°C, avvicinandosi ai primi -51°C -52°C di stagione. Insomma la Siberia sta per trasformarsi in una enorme ghiacciaia che presto potrà estendere la propria influenza in direzione della Russia europea e degli Urali, favorendo una lenta avanzata di queste masse fredde continentali anche sui paesi dell’Europa orientale, dove il freddo comincerà a sedimentarsi nei bassi strati entro la prima decade di Dicembre.