Serova è una delle quattro donne russe volate nello spazio e la prima ad abitare nella Stazione spaziale internazionale. Nel 1963 Valentina Tereshkova divenne la prima donna in assoluto ad arrivare nello spazio e nel 1984 Svetlana Savitskaya fu la prima astronauta donna a fare una passeggiata spaziale. “Avevano delle personalità molto impressionanti, dimostrarono a tutti che quando qualcuno vuole ottenere qualcosa, lo può fare”, ha detto Serova. Intanto proprio in questo periodo un team di ricercatori statunitensi sta analizzando l’impatto che il genere può avere sulla salute degli astronauti nello spazio. La Nasa vuole infatti essere sicura che sia gli uomini sia le donne stiano bene durante le missioni sulla Iss, che durano circa sei mesi, e durante i futuri viaggi verso Marte, che saranno sicuramente più lunghi
Questo mese il Journal of Women’s Health ha pubblicato i risultati di una serie di ricerche sull’impatto del genere sull’adattamento allo spazio. Dai test è emerso che le donne tendono a sentirsi più deboli e soffrono di vertigini quando cercano di stare in piedi al ritorno sulla Terra, mentre durante il volo perdono una quantità maggiore di plasma dal sangue. Gli uomini, d’altra parte, hanno maggiori problemi con la vista a causa della pressione intracranica in orbita. Gli scienziati sono inoltre preoccupati per la salute riproduttiva degli astronauti a causa della radiazione spaziale e dell’assenza di gravità. “Non ci sono ancora risposte a molte domande”, hanno ammesso gli autori della ricerca, incoraggiando i governi a inviare più donne nello spazio in modo da permettere lo svolgimento di ulteriori analisi. I maschi continuano tuttavia a dominare lo spazio, almeno per il momento; attualmente la Nasa ha infatti 43 astronauti, di cui soltanto 11 donne.
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