Frazioni e case evacuate, disagi alla viabilita’ e acqua che continua a salire invadendo le aree golenali a difesa dei Comuni. Questo lo scenario disegnato dalla piena del Po che, dopo le piogge degli ultimi giorni, ha attraversato il territorio parmense (a Polesine Parmense stanotte si sono toccati al colmo della piena i 7,70 metri e oltre 8 metri a Colorno) e sta defluendo nel reggiano. A Luzzara l’ondata di piena ha superato l’argine di Fogarino e sta tracimando nella golena. In questo modo l’acqua arrivera’ fino alle case dove vivono 41 persone gia’ evacuate.
Il Po ha scavalcato l’argine dell’area golenale anche a Gualtieri e arrivera’ alle case del Livello, dove abitano una quindicina di persone, pure loro gia’ evacuate. Nei due Comuni reggiani il taglio dell’argine non era stato fatto perche’ si e’ stimato che i danni avrebbero potuto essere maggiori e quindi si e’ lasciato che il Grande fiume tracimasse. Tengono, comunque, senza fontanazzi, gli argini maestri che per ora non destano preoccupazioni. La piena alle 7 ha toccato un picco di 8,12 metri all’idrometro di Boretto. La rottura dell’argine di Fogarino era attesa: “Ce lo aspettavamo. Subito dopo la rottura, che comporta l’allagamento di 200 ettari di terra, il livello del fiume a Luzzara e’ iniziato a calare da 8,9 a 8,85“, spiega il sindaco di Luzzara e segretario provinciale del Pd Andrea Costa che, al termine dell’unita’ anti crisi sotto l’egida della Prefettura conferma per domani la chiusura di scuole e argine. La piena intanto e’ attesa in territorio ferrarese tra il pomeriggio e la serata di oggi. Non si ravvisano rischi di tracimazioni degli argini e l’unico problema continua a essere quello delle infiltrazioni, sul quale l’attenzione dell’intera struttura di coordinamento provinciale proseguira’ almeno fino a domenica prossima. Questa la sintesi del nuovo tavolo convocato in Prefettura per seguire gli sviluppi della situazione.
Confermata la chiusura della pista ciclabile destra Po, per motivi precauzionali estesa a biciclette e pedoni, con la raccomandazione di osservare l’ordinanza e di collaborare con le Forze dell’ordine che garantiscono i servizi di sorveglianza, anche per quanto riguarda tutte le rampe di accesso, con particolare attenzione per le ore serali perche’ la pista non e’ illuminata. Nel dettaglio Maurizio Montani, ingegnere di Aipo, ha confermato che la nuova ondata di piena non presenta valori di quota particolarmente elevati. Si conferma invece di rilevanza la durata, con la massima attenzione che va dedicata alle infiltrazioni nelle strutture arginali, che possono persistere anche dopo il passaggio della piena. Nel frattempo i Centri operativi comunali continuano ad essere attivi per ogni necessita’. L’Anas al momento non ravvisa la necessita’ di chiudere il ponte stradale di Pontelagoscuro essendo l’attuale livello dell’acqua a quota 2,68, ancora sufficientemente lontano dalla soglia dei 3,5 metri che imporrebbe per motivi di sicurezza l’adozione del provvedimento. Stessa cosa accade per Ferrovie dello Stato, che esclude qualsiasi provvedimento per quanto riguarda il ponte ferroviario, a seguito degli interventi eseguiti dopo la piena del 2000. Escluso infine anche ogni provvedimento di chiusura delle scuole, perche’ al momento non si ravvisano situazioni di necessita’.
Il livello idrometrico di Casalmaggiore, in provincia di Cremona al confine con la provincia di Parma, si mantiene elevatissimo: 6 metri e 94 centimetri all’ultimo aggiornamento delle 15:50, dopo un picco massimo di 7 metri e 1 centimetro raggiunto alle 7 di stamani.
La piena deve ancora arrivare nei territori più orientali del Po, tra l’estremità sud/orientale della Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto. Il livello idrometrico è in crescita continua a Borgoforte, dove nell’ultimo rilevamento delle 16:30 ha raggiunto gli 8 metri e 73 centimetri, in aumento costante. Situazione analoga a Sermide, al confine tra Veneto e Lombardia: alle 16:30 (ultimo rilevamento) il livello idrometrico del Po era eccezionale, cioè di 9 metri e 85 centimetri, sempre più vicino alla soglia eccezionale dei 10 metri. La piena del Po arriverà soltanto domani, mercoledì 19 novembre, nelle zone del fiume più vicine alla foce. Il livello crescerà ulteriormente, ed è grande la preoccupazione non solo nelle golene già abbondantemente inondate, ma anche per alcune località fuori dagli argini.