E’ ancora allarme in pianura Padana per il transito della piena del Po, che ieri ha rotto gli argini nel reggiano, sta inondando centinaia di ettari di terreno, sommergendo case abitate (oltre 2.000 persone sono state evacuate) e sta provocando danni e disagi non solo per la piena e le esondazioni, ma anche per i pericolosissimi fontanazzi.
Il colmo della piena è transitato nella notte tra cremonese e reggiano, dove però il fiume rimane altissimo e c’è ancora grande apprensione per l’evoluzione della situazione. La stessa piena, però, deve ancora transitare nel mantovano, nel ferrarese e nel rodigino, verso il Polesine, dove la piena arriverà soltanto nella giornata odierna, probabilmente in tarda serata.
Il livello del fiume è ancora altissimo a Borgoforte, dove nell’ultimo rilevamento idrometrico (ore 11:10) siamo a 8,69 metri, poco sotto il colmo della piena transitato nella notte con 8,83 metri alle ore 04:00).
Sempre nel mantovano, a Sermide, il livello idrometrico segna un eccezionale 9,85 metri all’ultimo rilevamento delle 11:10. Il colmo della piena è stato di 9,96 metri stamattina alle 05:10. Sono valori eccezionali, vicinissimi alla piena record del 2000.
Gli ultimi aggiornamenti dell’AIPo indicano che il livello del fiume è adesso in risalita nei comuni di Pontelagoscuro (FE), Polesella (RO), Ariano (RO) e nella frazione Cavanella Po nel comune di Adria (RO), con valori oltre la soglia di criticità massima (livello 3).
Per quanto riguarda la Rete Idraulica Principale è dichiarato lo stato di allarme sul Bacino Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige. Stato di attenzione sui Bacini Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; Basso Brenta-Bacchiglione-Fratta Gorzone; e Livenza-Lemene-Tagliamento. Per quanto riguarda la Rete Idrogeologica per la parte Geologica è dichiarato lo stato di attenzione sui Bacini Alto Piave; Piave-Pedemontano; Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; Adige-Garda-Monti Lessini; e Basso Brenta-Bacchiglione-Fratta Gorzone.
Nel tratto Veneto dell’asta del fiume Po, con il passaggio della piena, potranno essere inondate tutte le strutture e le attività poste in tutte le aree golenali. La protezione civilee invita ad interdire l’accesso alle golene, compreso l’utilizzo delle piste ciclabili, e di mantenere la massima attenzione lungo il corso d’acqua. Per motivi di sicurezza è vietata la navigazione da diporto fino al rientro sotto le soglie di criticità.
Si raccomanda ai comuni interessati ed agli enti gestori di provvedere alla interdizione al transito di mezzi e persone attraverso i ponti in barche presenti sui rami di Po, nonché di provvedere alla loro apertura per il libero deflusso della piena e del materiale flottante trasportato. A seguito delle prime nevicate verificatesi in montagna, è stato emesso anche il primo bollettino valanghe della stagione, che prevede criticità verde (la minima) sulle Prealpi e gialla (il gradino appena superiore) sulle Dolomiti.